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LE SALZARE, ORDINARIA DISPERAZIONE

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Storie di ordinaria disperazione alle Salzare. Ieri sera una famiglia extracomunitaria, approfittando della momentanea assenza dei proprietari, ha occupato abusivamente un appartamento: padre nordafricano, madre bulgara, bimbo piccolo, sono entrati, utilizzando l’abitazione come fosse la propria. Ovvio lo stupore e lo sconcerto dei proprietari, una coppia di anziani, al loro rientro: disperati hanno chiamato Carabinieri e Polizia, ma le forze dell’ordine, dopo essere giunti sul posto, hanno deciso di rinviare tutto al giorno successivo. La coppia di anziani, utilizzando delle coperte fornite dal personale del 118, ha quindi dormito in macchina, ma questa mattina, ancora sconvolta, ha lanciato l’allarme attraverso la stampa, denunciando quanto accaduto, comprese le difficoltà avute con le forze dell’ordine. Avvisati dai giornalisti, sul posto sono giunti immediatamente i Carabinieri della Stazione di Tor San Lorenzo, la Polizia di Stato, la Polizia Locale ed i servizi sociali del Comune di Ardea. Le operazioni sul posto sono state condotte dal Comandante dell’Arma Roberto Fareri, il quale, dopo aver bussato alla porta dell’abitazione, ha iniziato una trattativa per convincere la giovane famiglia a lasciare l’abitazione. Ai tentativi di conciliazione si è poi aggiunta un’ispettrice della Polizia di Stato, che dopo una lunga opera di persuasione è riuscita a convincere la madre a consegnare il bambino agli assistenti sociali ed abbandonare la casa. Il Maresciallo ha quindi riconsegnato le chiavi ai proprietari, che hanno potuto fare rientro nella loro abitazione. La donna bulgara è stata accompagnata prima al commissariato di Anzio e successivamente rimandata Roma, nel quartiere di Tor Bella Monica dove aveva abitato fino al suo arrivo ad Ardea. La donna ha rifiutato l’accusa di occupazione abusiva, dichiarando che l’appartamento era stato acquistato da un romeno per quattromila euro. Purtroppo non è la prima volta che qualcuno viene truffato con queste vendite. Per la rapida risoluzione del caso da parte delle forze operanti e dell’assistente sociale, è giunto il plauso del sindaco Carlo Eufemi, che  ha seguito telefonicamente  l’intero evolversi della vicenda, preoccupato soprattutto della presenza di un minore.

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