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LEGALE DIFFIDA IL COMUNE DI ARDEA: OPERATRICI MANO AMICA ANCORA SENZA STIPENDIO A CAUSA DEL BLOCCO

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Mano Amica 2Continua l’odissea delle lavoratrici della cooperativa Mano Amica. Le assistenti scolastiche e domiciliari che prestano servizio per il Comune di Ardea non hanno ancora ricevuto gli stipendi arretrati che, visti gli accordi presi dopo l’indizione dello sciopero ad oltranza ed alle rassicurazioni da parte dell’Amministrazione – debitrice nei confronti della cooperativa, che a sua volta non riesce più a pagare le dipendenti – sembravano ormai essere in dirittura di arrivo. Nei giorni scorsi l’ennesimo colpo di scena a sfavore delle lavoratrici, ormai allo stremo: a casse comunali ormai disponibili al pagamento, lo stesso è stato bloccato a causa di una comunicazione ufficiale pervenuta all’Amministrazione da parte del legale di due ex lavoratrici, che ha diffidato il Comune al pagamento degli importi nei confronti della cooperativa Mano Amica fino a quando non verranno sanate le posizioni delle sue assistite. Della diffida, che riporta la data del 11 giugno, le lavoratrici hanno avuto notizia solo due giorni fa, in occasione di un incontro tra i rappresentanti sindacali e l’assessore Diego Rubbi, che ha dovuto spiegare il motivo del mancato pagamento degli importi promessi ad inizio giugno. Dura la reazione delle lavoratrici. “Non è possibile che per colpa di due persone che hanno iniziato una causa legale si blocchino i pagamenti di tutti gli altri lavoratori. Noi non prendiamo lo stipendio da mesi, non abbiamo più i soldi per pagare le bollette né per fare la spesa, siamo disperate. A questo punto siamo disposte anche a rivolgerci alla Corte dei Conti, per verificare se quanto sta succedendo sia regolare”. “Sarei felicissimo di avere le mani libere per poter saldare gli stipendi alle lavoratrici, visto che al momento le risorse ci sono – ha risposto l’assessore Diego Rubbi, interpellato al riguardo – Ma legalmente, in presenza di una diffida nei nostri confronti che non riporta né importi né indicazioni precise e quindi blocca per intero il flusso di denaro da parte nostra nei confronti della cooperativa Mano Amica fino a quando le due persone che si sono rivolte ad un avvocato per avere quanto a loro spettante non vedranno soddisfatta la loro richiesta, abbiamo le mani legate: l’Amministrazione comunale non ha la possibilità di pagare perché la normativa non lo consente se non a rischio dell’Amministrazione stessa. Con fortissimo rammarico, posso solo prendere atto di quanto accaduto: eravamo ormai alla fine di questa triste vicenda e nessuno più di me sarebbe stato felice di concluderla una volta per tutte: questo avrebbe significato non solo la ripresa di un servizio necessario e fondamentale, ma anche la tranquillità di poter programmare l’inizio del nuovo anno scolastico con pagamenti regolari. Se precedentemente le colpe delle mancate corresponsioni erano da imputare anche all’Amministrazione che per  varie cause, tra cui la crisi che investe i vari Enti locali, non aveva la liquidità disponibile, in questo caso specifico nessuno può imputare a noi la responsabilità di quanto sta accadendo. Avevamo promesso di pagare entro la fine di giugno e così stavamo facendo, visto che avevano le risorse economiche necessarie già disponibili: eravamo quindi pronti ad onorare l’impegno preso all’inizio di giugno con lavoratrici e sindacati, se non fosse arrivata questa diffida. Mi dispiace moltissimo per le lavoratrici, mi metto nei loro panni, ma davvero non posso farci nulla”.

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