E’ stata ufficialmente illustrata ai ragazzi e ha così preso il via in questi giorni presso la scuola media statale “Virgilio” di Ardea in via Laurentina, la seconda edizione del progetto “Legalità sui banchi di…strada”, organizzato dal Comune di Ardea e dalla Regione Lazio e già promosso con particolare successo nell’anno didattico 2010/2011.
“Un progetto – spiega il Sindaco Luca Di Fiori– con cui vogliamo continuare a rivolgerci ai ragazzi delle scuole nella fase più delicata della loro crescita con l’obiettivo di condurli verso un percorso educativo per prevenire e reprimere tipi di comportamenti genericamente catalogati come ‘bullismo’. Nel corso degli incontri che si svolgeranno in tutto l’arco dell’anno, gli alunni avranno l’occasione per recepire messaggi di grande positività basati sul senso del rispetto delle regole e della legalità nella vita di tutti i giorni. Rivolgo un ringraziamento all’Assessore regionale Cangemi e a tutto l’Assessorato per aver sposato i principi ispiratori di questo importante progetto e averne permesso questa seconda edizione”.
“Legalità sui banchi di… strada” è un progetto dai molteplici aspetti che mette a confronto i ragazzi con chi opera quotidianamente sul territorio al servizio dei cittadini: operatori delle forze dell’ordine, esperti di politiche ambientali, operatori di comunità di recupero, campioni dello sport. Saranno 10 le classi coinvolte tra seconda e terza media: una serie di lavori in classe realizzati dai docenti supportati da una team di sociologi, psicologi e mediatori familiari.
All’interno di un intenso programma di attività gli alunni verranno coinvolti in un cammino di crescita che, interessando più soggetti a vari livelli mira a farli sentire partecipi e protagonisti dei contesti sociali in cui si imbattono quotidianamente (scuola, sport, strada, gruppo di amici, etc.) approfondendo gli aspetti delle devianze e l’importanza di comportamenti “legali” nell’ottica di una migliore convivenza civile e di una vivibilità più condivisa, ove emergano i valori più che le apparenze.
