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L’ex Presidente AMA: «Roma è allo sfacelo, servono soluzioni in vista del caldo»

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Roma, parla l’ex Presidente dell’AMA. «Dopo dieci giorni dalla bocciatura in Giunta della proposta di bilancio 2017 dell’AMA e dopo le dimissioni dell’Assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari, è stata la volta del presidente Lorenzo Bagnacani revocato con l’intero CDA dalla Sindaca Raggi che lo aveva  nominato a causa dei disservizi e del mancato raggiungimento degli obiettivi e a tutt’oggi non si trovano sostituzioni adeguate. Lo sfacelo della raccolta e della gestione dei rifiuti nella Capitale è ormai un fenomeno conosciuto purtroppo non solamente a Roma, ma nell’intero Paese e ripreso dai mezzi di comunicazione anche estera che oggi si aggrava ancora di più  lasciando nella totale incertezza i lavoratori dell’Azienda, come i cassonetti stracolmi che a causa delle temperature quasi estive stanno causando sempre di più problemi», è quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Ex Presidente dell’Ama ed oggi Portavoce del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale.

Roma, va a fuoco un altro impianto TMB: fiamme al deposito di Rocca Cencia

«Si è tentato recentemente da parte del Campidoglio di giustificare l’emergenza rifiuti a Roma come la conseguenza dell’incendio che l’11 dicembre scorso ha incenerito l’impianto TMB al Salario, passando per i giorni di malattia che usufruiscono
come ogni altro lavoratore i dipendenti dell’AMA, o il numero del
personale che usufruisce della Legge 104. Nulla di più falso. Sta di fatto che si sta vanificando il grande lavoro che era stato
realizzato in passato e programmato per il futuro».

«Aver raggiunto – ricorda Benvenuti- a fine dicembre del 2012 lo storico traguardo del 30% di RD a livello di percentuale, ha collocato Roma nel gruppo di testa fra le grandi citta’ europee superando Parigi, Bruxelles e Madrid. Partendo dal 22% di agosto 2011, per poi aver raggiunto poco meno del 40% a fine dicembre del 2013, consentendo di superare per percentuale di raccolta , le principali citta’ del Vecchio Continente con l’eccezione di Monaco di Baviera, con un programma di pulizia della citta’, di decoro, di interventi straordinari di ben altro livello qualitativo e quantitativo».

«In quel periodo l’Ama ha raccolto il plauso di personalità di livello
internazionale come Jack Macy e Paul Connett, quest’ultimo principale teorizzatore della strategia “Rifiuti Zero” che per la prima volta –ricorda Benvenuti- si sono confrontati con i Dirigenti della municipalizzata, dando anche un valore internazionale all’operato».

AMA: Si teme per il caldo

«Stiamo alla vigilia del periodo estivo e quindi del caldo e i
cassonetti non vengono svuotati, l’azienda ha i bilanci non approvati da 2 anni, è assente il CDA ed il Presidente, il parco mezzi è fermo per il 50%, gli impianti sono in totale affanno, alcuni chiusi come il Salario, i centri di trasferenza che si vorrebbero inaugurare sarebbero collacati nei territori senza una concertazione con i Municipi, nuove isole Ecologiche sono un miraggio. E’ uno sfacelo che potrebbe portare oltre al cattivo odore anche un pericolo di carattere sanitario».

«E’ tempo che si chiede all’attuale vertice ormai “dimissionato” ed
agli amministratori di Roma Capitale perché l’incremento della Raccolta differenziata è di fatto bloccata, perché la produzione dei rifiuti a Roma invece di diminuire è aumentata, perché non sono state inaugurate altre Isole Ecologiche, perché per mesi non ha funzionato la raccolta degli ingombranti gratuita a domicilio, perché molti mezzi dell’azienda sono bloccati nelle autorimesse e non riparati, perché si è bloccato l’ampliamento dell’impianto di compostaggio Ama a Maccarese, e si potrebbe proseguire all’infinito con analoghe domande».

«E’ necessario un futuro diverso per i cittadini di Roma, per i
lavoratori di AMA, per l’immagine e l’efficienza della Capitale
d’Italia».

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