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LUNINARIE E POLEMICHE

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Che Natale sarebbe senza luci ed addobbi per le strade cittadine? Sarà stato questo il pensiero degli amministratori di Ardea, che hanno stanziato ventimila euro per le luminarie natalizie, raccogliendo qualche consenso ma soprattutto critiche e polemiche da parte non solo di molti cittadini, ma soprattutto di tanti tecnici comunali, che vedono in questo stanziamento uno spreco di denaro pubblico che dovrebbe essere evitato in questi momenti di crisi, soprattutto se si osservano le condizioni in cui sono costretti a lavorare i dipendenti. L’ufficio condono edilizio del settore urbanistico è privo di ogni attrezzatura tecnica come toner, stampanti, computer, penne e matite, ma nonostante questo l’ufficio turismo ha commissionato le luminarie che sicuramente, come ogni anno, non mancheranno di sollevare altre critiche non solo perché inutili in un momento di pieno disfacimento economico ma anche e soprattutto perché anche questa volte sono state posizionate, caso strano, davanti alle attività dei politici o dei loro amici, anche quando si trovano in aperta campagna. “Con ventimila euro – ha commentato un tecnico che per ovvi motivi vuole restare nell’anonimato – si sarebbero potute acquistare le attrezzature per far lavorare i tecnici  che gestiscono l’ufficio condono, settore che permette, se ci sono i rilasci dei permessi a costruire in sanatoria, di far entrare nelle casse del Comune diverse centinaia di migliaia di euro. Invece si spendono soldi per allestire luminarie utili solo a mettere in mostra le attività commerciali, i cui proprietari dovrebbero provvedere da soli. Ancora una volta si penalizzano settori produttivi, quale quello urbanistico, per  dare l’impressione di essere un paese ricco e senza problemi”. Non è escluso che per questi disagi nel settore urbanistico ci possa essere un fermo da parte degli stessi operatori. Fatti questi che potrebbero indurre addirittura l’attuale dirigente, l’architetto Aristodemo Pellico, a ritornare il prossimo anno a dirigere l’ufficio urbanistica del Comune di Aprilia, dove certe difficoltà sono impensabili.

Luigi Centore

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