Home » News » Cronaca » MANCA UNA LETTERA, PERSO UN FINANZIAMENTO DI 100 MILA EURO DESTINATO AD UN PROGETTO PER I BAMBINI

MANCA UNA LETTERA, PERSO UN FINANZIAMENTO DI 100 MILA EURO DESTINATO AD UN PROGETTO PER I BAMBINI

Pubblicato il

Cosa passa tra il dire ed il fare? A volte non si riesce a comprendere, ma quello che è chiaro in questo caso è che, a causa di qualcosa che non è stato fatto nella maniera corretta o nei tempi dovuti, Pomezia ha perso 100 mila euro destinati ai bambini con bisogni educativi speciali, ovvero una categoria debole. A darne notizia l’Associazione Tyrrhenum. “Persa un’importante opportunità per la promozione culturale del territorio – ha comunicato il presidente – Il finanziamento di ben 100.000 euro da parte della Regione Lazio, ottenuto dalla UONPI (Unità Operativa Neuro Psichiatria Infantile) e dai Servizi Sociali del Comune di Pomezia per realizzare il progetto “Le Nostre Radici” (riproposizione della tradizionale manifestazione organizzata da 20 anni dall’ass. Tyrrhenum “Lo Sbarco di Enea”) dedicato alle scuole ed ai bambini con BES (Bisogni Educativi Speciali),  è tornato indietro”.  “Si trattava di organizzare venti laboratori (recitazione, danza, musica, ceramica, sartoria, cucina, ecc.) in dodici scuole di Pomezia e di Ardea – spiegano dall’Associazione – Dopo mesi di lezioni teoriche e pratiche si sarebbe realizzata, nel giugno 2013, una grande manifestazione dello “Sbarco di Enea” con almeno quattrocento bambini che sarebbero stati protagonisti di un evento che avrebbe segnato in positivo il nostro territorio. Dopo numerose riunioni, incontri e, addirittura, una presentazione ufficiale presso la biblioteca comunale di Pomezia, per motivi non del tutto facili da comprendere, tra mail non arrivate e una lettera che chi avrebbe dovuto non ha trovato il tempo di scrivere, i tempi sono scaduti, nonostante che si lavorasse al progetto da oltre due anni.  Non siamo alla ricerca di responsabili, né ad indagare se dietro questo grave disservizio ci siano indolenza, malizia o solo una serie incredibile di circostanze sfortunate, però vogliamo esprimere il profondo rammarico per la perdita di questo grande finanziamento che oltre a deludere dodici scuole avrebbe consentito di realizzare il “Cavallo di Troia”, la “barca di Enea”, duecento costumi, strumenti musicali dell’antichità, ceramiche, ecc., che sarebbero divenute patrimonio della città da riutilizzare in tutti i prossimi eventi di ricostruzione storica che da anni sono la presentazione ed il fiore all’occhiello del nostro territorio”. Il problema non è solo il danno economico – di questi tempi anche 100 mila euro per le casse comunali sono sicuramente importanti – ma quello sociale fatto a bambini che avrebbero potuto avere da questa esperienza un aiuto di valore ancora maggiore.

Impostazioni privacy