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MATTINA “INCANDESCENTE” PER LA POLIZIA MUNICIPALE, TRA INCENDI E MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA

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Mattinata movimentata, quella del capitano della polizia locale di Ardea Aldo Secci. Verso le 8:00 un’auto posteggiata di fronte al parcheggio riservato agli agenti ha preso fuoco. Immediato l’intervento del capitano Aldo Secci e delle sue colleghe: armati di estintore, hanno in poco tempo domato le fiamme. La pronta reazione del comandante e delle agenti intervenute ha evitato un’esplosione, perché l’auto, una Opel Tigra, era alimentata a gas. Se le fiamme avessero raggiunto il serbatoio avrebbero potuto provocare danni a persone e cose, dal momento in considerazione che l’autovettura era parcheggiata sotto le finestre dei palazzi dell’Ater. Poco dopo sono giunti sul posto i vigili del fuoco di Pomezia,  che hanno constatato la mancanza di fiamme e fumo e, dopo aver messo in totale sicurezza l’auto, ne hanno consentito il trasporto con il carro attrezzi fino in officina.

Alle 8:30 un nuovo allarme ha fatto scattare il capitano, che ancora non era rientrato in caserma: una donna in preda al panico si è avvicinata a Secci gridando e piangendo. Tra le lacrime, la donna ha chiesto aiuto, raccontando che suo marito stava picchiando la loro figlia, incinta di otto mesi. Il capitano, accompagnato dalle stesse colleghe che avevano operato sull’auto, ha seguito la donna fino alla sua abitazione, dove effettivamente si trovava il marito che, in preda all’ira, stava picchiando una ragazza. Secci, dopo essere riuscito a ricondurre l’uomo alla ragione, ha chiamato l’ambulanza del 118 per far verificare le condizioni della giovane. La ragazza, che riportava evidenti ecchimosi ed escoriazioni dovute alle percosse, è stata ricoverata nella clinica S. Anna di Pomezia. Intervenuti sul posto, sempre su richiesta del comandante della Polizia Locale, anche i Carabinieri di Ardea, che hanno provveduto alle formalità del caso.

Luigi Centore

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