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Metro B, sfuma il progetto del prolungamento a Castel Di Leva: cruciale il voto del IX Municipio

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Metro B di Roma

Niente prolungamento della Metro B fino a Castel Di Leva. Almeno questo l’esito del voto espresso dal Consiglio del IX Municipio, che avrebbe visto la maggioranza dei consiglieri votare contro il potenziamento della linea metropolitana che copre la realtà di Roma Eur. Il voto, come plausibile, accende una polemica politica all’interno del territorio, con i consiglieri della Lista Raggi e del Movimento 5 Stelle a sollevare le prime perplessità. 

Sfuma il progetto della Metro B fino a Castel di Leva

Partiamo dalle origini. Il progetto di una linea metropolitana fino a Castel di Leva si discute da tempo, in una proposta urbanistica lanciata dagli stessi Comitati di Quartiere posti lungo la via Laurentina. Una necessità dettata dallo sviluppo urbano delle località tra la stazione di Laurentina e l’area di Castel di Leva, che ha visto l’aumento demografico e la crescita di quartieri come la Cecchignola, l’area dell’Ardeatino e le zone della Laurentina come Vallerano, Fonte Laurantina o Trigoria. 

Il progetto voluto anche dal sindaco Gualtieri

La strutturazione di un prolungamento verso i confini del IX Municipio, all’interno del Campidoglio, era stato sostenuto anche dal sindaco Roberto Gualtieri e la sua maggioranza, con il Partito Democratico in prima linea. Come evidenziano i consiglieri Antonio De Santis (Comune di Roma) e Carla Canale (IX Municipio) della Lista Civica Virginia Raggi, l’ultimo voto della maggioranza all’Eur, nei fatti, va in direzione opposta alle intenzioni del Sindaco di Roma.

Il voto sul prolungamento della Metro B

Secondo il parere dei consiglieri della Lista Civica Virginia Raggi, il Partito Democratico all’Eur avrebbe seguito la dichiarazione di voto di una parte dell’opposizione in Consiglio municipale. In questo caso di Fratelli d’Italia, che sulla vicenda avrebbe mostrato ferma opposizione. Sul progetto, ufficialmente, sarebbe stato incassato solo il consenso dei civici legati all’ex Sindaca di Roma, che prima hanno firmato e poi sostenuto la delibera municipale. 

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