Home » News » Cronaca » Il mistero di Alessandro: la strana morte del professor Visani

Il mistero di Alessandro: la strana morte del professor Visani

Pubblicato il

Non si spegne l’eco di rimpianto e di cordoglio per la prematura morte di Alessandro Visani, il giovane letterato pometino deceduto in circostanze misteriose nella giornata di mercoledì 3 agosto nella sua abitazione in via della Tecnica.

Sono soprattutto le modalità della sua prematura morte che lasciano perplessi e adesso si attendono i risultati della perizia autoptica disposta dal PM sul corpo.

Perizia che si sta concentrando su due punti fondamentali, la ferita che ha provocato la morte per probabile dissanguamento e gli esami tossicologici che sono per casi come questi obbligatori.

Ma è il riscontro delle tute bianche degli specialisti del “Reparto Investigazioni Scientifiche” dell’Arma quello che si attende per chiudere o meno il caso. Infatti da queste risultanze si avrà la risposta alla domanda che nessuno ancora ha fatto ufficialmente ma che invece gli inquirenti si potrebbero essere posti: Alessandro era solo quel pomeriggio?

La dinamica che ha portato il letterato a ferirsi non è chiara a nessuno, si sa soltanto che pare compatibile per le macchie di sangue lasciate sul pavimento a un colpo con la testa contro un termosifone.  Ma da qui in poi nulla è chiaro, qualcuno parla di un malore o di una caduta accidentale uscendo dalla doccia. L’unica cosa che appare certa è che nell’appartamento sotto il suo ci fossero il fratello, una donna che assiste il ragazzo e il papà di Alessandro. Qualcuno di loro era salito in mattinata e lo aveva trovato tranquillo e intento sul computer a fare quello che più amava fare: studiare. Ma i due appartamenti, seppur contigui e comunicanti, sono separati e l’ingresso della mansarda di Alessandro è comunque autonomo e chi sale come suo ospite non necessariamente viene visto da chi abita sotto.

Possibile che nessuno tra i suoi congiunti così vicini non abbia sentito nulla, neppure un tonfo o una richiesta di aiuto? La ricostruzione dell’accaduto parla di un Alessandro che ferito gravemente si sia trascinato alla ricerca di un modo per tamponare la ferita: possibile non abbia neanche tentato di chiedere soccorso?

E allora la domanda a cui deve dare una risposta certa chi indaga è questa: c’era qualcuno in compagnia del professore in quei momenti tragici? Qualcuno che può esser stato testimone muto e occasionale dell’incidente o che peggio, può esser parte in causa dell’evento e che poi si sia dileguato prima che i parenti di Alessandro dessero l’allarme?

Una risposta che la famiglia e i tanti, tantissimi amici che in questi giorni stanno dimostrando affetto e stima per questo sfortunato professore hanno diritto di sapere.

Perché questa è una morte che – almeno fino a quando non arriveranno i risultati dell’autopsia – sembra avvolta nel mistero.

Impostazioni privacy