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Nettuno, ricercato da mesi per sequestro di persona a scopo di estorsione: arrestato dai Carabinieri

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I Carabinieri della Stazione di Nettuno hanno arrestato un cittadino albanese di 24 anni, in Italia senza fissa dimora, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Roma lo scorso mese di maggio poiché ritenuto responsabile di sequestro di persona a scopo estorsivo e detenzione illegale di armi.

I fatti risalgono alla sera del 16 maggio scorso, quando, il 24enne, insieme ad altri due complici originari dell’Albania, sequestrarono un connazionale a Fiano Romano, costringendolo a salire con la forza su un’auto, per estorcergli del denaro a fronte di pregresse vicissitudini personali. Il loro progetto, però, ebbe uno stravolgimento a causa della pronta reazione della vittima che, approfittando di un momento di distrazione degli aguzzini e di un rallentamento del veicolo causato dal traffico di Roma, riuscì a divincolarsi e a uscire dall’abitacolo, scappando a piedi lungo via Prenestina.

I tre malviventi, nel tentativo di bloccarlo, esplosero dei colpi di pistola, uno dei quali lo raggiunse ad un polpaccio. La vittima fu, successivamente, soccorsa in strada e trasportata al Policlinico Tor Vergata.
Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, con la collaborazione dei militari di Frascati, permisero, pochi giorni dopo, di sottoporre a fermo di P.G. due dei tre componenti del commando mentre il terzo, avvalendosi di diversi “appoggi”, riuscì a far perdere le proprie tracce.

Negli ultimi giorni, i Carabinieri della Stazione di Nettuno, grazie ad un’accurata attività informativa, erano riusciti a mettersi sulle tracce del 24enne che è stato localizzato e bloccato all’esterno di un bar nei pressi della locale stazione ferroviaria, dove si stava intrattenendo con alcuni connazionali. Al momento del fermo, il giovane ha fornito generalità diverse, ma è stato incastrato dal riscontro ottenuto con le sue impronte digitali.

Il sequestratore, ora, si trova nel carcere di Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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