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NIENTE AUTORIZZAZIONE PER IL CHIOSCO, COMMERCIANTE SI INCATENA IN COMUNE

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incatenatoTorna la protesta eclatante ad Ardea dove, dopo due anni, torna a incatenarsi nella sede centrale del municipio un commerciante al quale non viene ancora concessa l’autorizzazione di installare un nuovo chiosco. Paolo Giorgi, protagonista della vicenda, racconta di essere ormai allo stremo delle sue forze e delle sue risorse finanziarie, tutte utilizzate per portare avanti una battaglia che da anni non vede luce. Sul posto sono giunti i carabinieri della locale tenenza e quelli del battaglione mobile (C.I.O.),  venuti da Firenze in ausilio ai comandi dell’Arma. Paolo Giorgi ha un chiosco su una strada comunale al confine con il demanio da tanti anni. Quest’anno, a causa dell’assenza di permessi da parte del Comune e forse per la poca attenzione da parte del consorzio di Marina di Tor San Lorenzo a far accedere gli avventori del locale attraverso le “proprie” strade, le difficoltà per Paolo sono aumentate. La diatriba che non permette all’incatenato di aprire l’attività è dovuta soprattutto al fatto che le strade ancora non sono ben definite. Walter Giustini, ex comandante la stazione carabinieri di Tor San Lorenzo, sulla vicenda si era espresso ironicamente: “Se vuoi aprire bottega e commerciare tranquillamente puoi recarti sui 706 ettari demaniali delle Salzare”. Un chiaro riferimento all’abusivismo commerciale che continua a fiorire incontrollato facendo ancora una volta passare Ardea per il paese dove la legalità è un optional, senza che alcuno prenda provvedimenti. A tranquillizzare Giorgi sono arrivate, oltre le parole di uno dei suoi avvocati, quelle del sindaco Luca Di Fiori e dei consiglieri Alessandro Quartuccio, Alberto Montesi e Francesco Paolo Corso.

Luigi Centore

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