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NOMINA SCRUTATORI, AVVISI DI GARANZIA PER TRE CONSIGLIERI COMUNALI DI POMEZIA

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Commissioni consiliari, non è finito nel nulla il polverone sollevato il 30 aprile dai candidati sindaci Antonio Di Lisa, Maria Corrao e Stefano Ielmini sulla scelta degli scrutatori. Anche se per motivi diversi da quelli denunciati dall’esposto – oltre alla richiesta di procedere per sorteggio si metteva in dubbio la validità della Commissione stessa – la Procura ha aperto un fascicolo d’indagine per capire cosa sia successo al termine della seduta che si è svolta il 6 maggio, durante la quale sono stati nominati gli scrutatori per le elezioni amministrative che hanno portato alla vittoria del sindaco Fabio Fucci. Il 25 maggio il dott. Giuseppe Travaglini ha infatti fatto consegnare, attraverso i carabinieri della Compagnia di Pomezia, tre avvisi di garanzia ai consiglieri comunali Luigi Lupo, Corrado Capodimonti e Gianni Mugnaini, “concorrenti tra loro, quali componenti della commissione elettorale del Comune di Pomezia, in quanto contraffacevano l’elenco degli scrutatori approvato in seduta pubblica dalla commissione elettorale sostituendo numerosi nominativi indicati negli atti approvati dalla commissione con cancellature apposte solo dopo la chiusura del verbale della commissione”. Oltre che ai componenti della commissione, l’avviso di garanzia è arrivato anche ad un impiegato comunale dell’ufficio elettorale. In pratica, a conclusione della commissione, i tre avrebbero firmato un verbale diverso da quello accordato con il presidente della commissione stessa, che era rappresentato dal Sub Commissario prefettizio Antonio Tedeschi, il quale non ha infatti apposto la sua firma sul documento, denunciando invece il sospetto broglio. Accuse tutte da provare, certamente, ma che tengono comunque alta l’attenzione sulla modalità di scelta degli scrutatori: in un momento politico delicato come quello appena passato, ma anche e soprattutto il momento di crisi economica che il paese sta vivendo, per dare la speranza “paritaria” di un piccolo guadagno a tutti e 2000 gli iscritti alle liste elettorali e non ai soliti 198, il suggerimento di procedere per estrazione sarebbe stato sicuramente il più idoneo a livello morale. Altrimenti a che serve il bando che l’Amministrazione pubblica ogni autunno per l’iscrizione all’Albo delle persone idonee all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale? A coltivare un’illusione che ogni anno diventa una delusione? E, anche se è vero che la legge prevede la possibilità di scelta nominale, è pur vero che, in quella circostanza, la commissione vedeva al suo interno consiglieri dimissionari. Infatti il Sub Commissario aveva inizialmente sposato la tesi proposta dai tre candidati sindaco, tant’è che aveva aperto la seduta sostenendo che “l’attuale commissione, essendo formata da consiglieri comunali dimissionari, non può operare ed [è] illegittima”, posizione ribadita “dopo essersi consultato con Funzionari e dirigenti del Ministero degli Interni e della prefettura i quali hanno confermato sia la non validità della attuale commissione”. Ma nel corso della riunione, dopo le insistenze di Luigi Lupo – tra i convocati come membro della commissione, ma di fatto consigliere comunale dimissionario – l’elenco preparato in precedenza dallo stesso Lupo e dagli altri due membri della commissione è stato riconosciuto come valido dal Sub Commissario, che aveva quindi dato mandato all’ufficio elettorale di accettare le designazioni proposte. Ma, a quanto pare, qualcosa non è risultato chiaro al Sub Commissario e da lì sono scattati gli avvisi di garanzia, a seguito dei quali la Magistratura dovrà decidere se archiviare la vicenda o se andare avanti rinviando a giudizio le persone coinvolte. “Sono più che tranquillo, visto che ogni passo è stato fatto seguendo le regole – ha dichiarato Luigi Lupo – Attendo fiducioso la decisione del giudice: sono sicuri che, visti attentamente gli atti, ci sarà l’archiviazione, proprio perché non è stato fatto nulla di irregolare.

Il documento nel quale ci sarebbero state le cancellazioni era in realtà un “brogliaccio” dal quale sono stati cancellati i nomi delle persone che, non essendo nell’elenco ufficiale, non potevano essere nominati scrutatori. Nessun imbroglio, nessuna modifica fatta appositamente, solo una correzione apportata nei tempi e nei modi previsti”. Dello stesso tono la dichiarazione rilasciata da Corrado Capodimonti. “Sono assolutamente certo della correttezza di quanto fatto: abbiamo seguito alla lettera le procedure. E, a riprova della mia buona fede, sono anche in questa consiliatura un membro della commissione elettorale. Di certo non avrei chiesto di farne parte se avessi avuto qualche dubbio sul mio operato precedente”.

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