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OBESITA’ INFANTILE, A POMEZIA IL PRIMO “MEDICAL SPA” PER IL BENESSERE DEL BAMBINO

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E’ tutto italiano il triste primato dell’obesità infantile. Nonostante la riconosciuta validità dell’alimentazione mediterranea, i bambini italiani sono i più grassi d’Europa. Problema certamente non solo estetico, ma soprattutto legato alla salute sia fisica che psichica dei soggetti in sovrappeso. Quindici ragazzi su 100, in un’età critica come quella tra i 6 e i 14 anni, hanno problemi di peso. Purtroppo, non si tratta di semplice sovrappeso: in alcuni casi, ci troviamo di fronte a bambini francamente obesi. Non solo, il 30% dei bambini obesi soffre di malattie, come l’ipertensione e il colesterolo alto, che un tempo colpivano solo gli adulti.

Da oggi a Pomezia è possibile combattere questo fenomeno grazie al “The International Children’s Camp – Medical Spa per il benessere dei bambini”, fondazione che ha trovato posto presso il Consorzio per le Università e gli Studi di Pomezia, in via Pontina. La presentazione del progetto è stata fatta questa mattina da Rosanna Lambertucci, conduttrice televisiva di numerosi programmi dedicati alla saluti, che ha introdotto gli ideatori, dal prof. Manuel Castello, Presidente dell’Accademia Internazionale di Pedriatria, al prof. Marco Gasparotti, Docente di Chirurgia Plastica ed Estetica Master Università di Siena. E proprio il prof. Gasparotti dopo il discorso introduttivo del Sindaco di Pomezia Enrico De Fusco, ha illustrato il progetto. “Molti si chiederanno – ha esordito il luminare – come mai un chirurgo estetico si occupi di obesità infantile. Posso assicurare che molti degli interventi che eseguo sono per rimediare alle conseguenze di quelle obesità. Conseguenze che purtroppo non sono solo estetiche, dal momento che l’obesità provoca l’aumento dei rischi di infarto, ictus e diabete, accorciando sensibilmente le prospettive di vita. Il mio è poi un interesse personale, avendo un figlio che ne soffre”. Oltre che alle conseguenze, spiega il professore, bisogna guardare alle cause. “Un bimbo obeso è chiuso in una sorta di cerchio dal quale difficilmente riuscirà ad uscire da solo. Spesso viene isolato dai compagni di scuola, nei confronti dei quali si vergogna a causa del suo peso. Restando da solo si rifugia nel cibo, dando vita ad una spirale inarrestabile. Solitamente, poi, a casa di un bambino obeso non c’è mai il buon esempio a livello di alimentazione. Quello che vogliamo fare attraverso questo progetto è spezzare il cerchio, ospitando per una ventina di giorni il bambino nel nostro campus, dove accanto ad una corretta alimentazione verranno abbinate diverse attività ludiche e sportive che vedranno il paziente protagonista e non più escluso dalla vita sociale”.

“I bambini fino a due anni – ha spiegato il prof. Castello – si autoregolano perfettamente. E’ dopo questa età che gli sbagli dei genitori cominciano a farsi sentire. Per questo la famiglia va responsabilizzata: lo scopo del progetto include infatti anche una rieducazione alimentare non solo per i bambini, ma anche per i loro genitori, in modo che, una volta tornati a casa, non vengano ricommessi gli stessi errori”.

“Questa struttura – ha aggiunto il Presidente del Consorzio Universitario Giorgio Di Micco – si presta in modo eccellente a questa iniziativa, sia a livello di spazi che di strutture interne. Da parte nostra la Fondazione avrà tutto l’appoggio possibile”.

“Il centro di eccellenza che si vuole creare all’interno del Selva dei Pini – ha dichiarato il Sindaco Enrico De Fusco – oltre ad essere un’idea encomiabile perché vuole contrastare un serio problema di salute, servirà da volano per l’intera città, perché richiamerà sul posto una serie di personaggi dello sport e dello spettacolo che hanno già dato la loro adesione al progetto”. Ad iniziare, a giugno, Claudio Baglioni, che terrà un concerto all’interno del Selva Dei Pini. “E’ stato pensato di dare delle gratificazioni ai bambini che seguiranno il programma alimentare, per invogliarli ad andare avanti fino a raggiungere il loro scopo. Questi “incentivi” possono essere una giornata con l’atleta, l’attore o il cantante preferito tra quelli – e sono tanti – che si sono dimostrati sensibili al tema dell’obesità infantile”.

Adesso il problema principale è trovare i soldi. Alla presentazione di oggi erano infatti state invitate tutte le maggiori aziende del territorio, per chiedere sponsorizzazioni. Il Comune farà parte della Fondazione, ma visti i problemi economici non avrà certo la possibilità di intervenire finanziariamente. “Tutti i membri del comitato scientifico – ha spiegato De Fusco – così come i volti noti del mondo dello spettacolo e dello sport, prestano la loro opera gratuitamente. Certo necessitano dei fondi, perché le idee, anche se ottime, da sole non vanno da nessuna parte. Servono delle buone gambe per farle camminare”.

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