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Ostia, la sindrome di eternit-amianto: le segnalazioni dei cittadini sui capannoni

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Dopo gli incresciosi fatti e le drammatiche notizie del dopo incendio a Pomezia, con il continuo incubo della nube tossica e le recenti conferme della presenza di manufatti contenenti amianto e eternit, anche a Saline (Ostia Antica) nasce la sindrome delle polveri inquinanti in alcuni capannoni tra Ostia Antica e Saline.

È cosa risaputa e più volte segnalata la presenza di coperture in eternit in un grande capannone in via Edoardo Gatti adiacente al civico 30, con esposizione del manufatto inquinante lungo la pista ciclopedonale in via del Collettore Primario, dove giornalmente vi transitano ciclisti, runner e tantissimi bambini.

Molte sono le segnalazioni che pervengono da parte dei cittadini, e proprio in queste ultime ore, attraverso le associazioni locali si stanno facendo indagini per recuperare i nominativi dei proprietari, alcuni dei quali ormai deceduti, ed essendo il capannone abbandonato da molti anni.

A breve verranno fatte le dovute segnalazioni agli organi competenti del Comune di Roma, in primis all’Arpa Lazio, e coinvolgendo per quanto possibile e per competenza territoriale il nuovo comandante dei VVUU X Municipio Mare EMANUELE STANGONI, e per un sopralluogo tecnico l’Ufficio Tutela Ambiente del X Municipio.

Lo scrive in una nota l’Associazione “Salviamo Ostia Antica”
(Territorio di competenza Ostia Antica e Saline)

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