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Parioli asfissiata dai miasmi, la lettera al Prefetto: ‘La questione va risolta’

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II Municipio di Roma

Non si respira nei quartieri di Parioli e Trieste Salario, ormai da settimane in balia di forti miasmi. I residenti, secondo le testimonianze dirette che ci arrivano, stanno cominciando a evidenziare problemi fisici per questo problema: sempre più frequenti le segnalazioni ai medici di mal di gola e difficoltà nel respirare, dovuti proprio a queste emanazioni sgradevoli nell’aria. Sulla questione, anche il II Municipio di Roma Capitale vuole indagare. 

Miasmi potenti nella zona dei Parioli: i residenti cominciano a stare male

La situazione sanitaria dei residenti, da quello che sappiamo, ha costretto il II Municipio a prendere la situazione in mano. La presidente Francesca Del Bello ha scritto recentemente alla Prefettura di Roma, chiedendo d’intervenire urgentemente sulla vicenda al fine di tutelare la salute dei residenti. Una situazione che, ormai, va avanti da almeno una decina di giorni e rende l’aria irrespirabile. 

Campi nomadi sulle sponde del Fiume Aniene
Campi nomadi sulle sponde del Fiume Aniene

Da dove partirebbe il problema dei miasmi ai Parioli?

Secondo le indagini condotte dal II Municipio di Roma, alla base del problema ci sarebbe una discarica abusiva nel quadrante di Tor di Quinto. Qui, probabilmente, ignoti darebbero fuoco ai rifiuti – probabilmente anche tossici -, conseguendo a sprigionare nell’aria particelle nocive per la salute umana e che rendono irrespirabile questo intero quadrante cittadino a Roma Nord. Si esclude, almeno per adesso, la pista di un malfunzionamento alla rete fognaria dei Parioli. 

Le indagini sulla discarica abusiva: nel mirino gli accampamenti rom sul fiume Aniene

Indiziati di essere responsabili di questo disastro ambientale, sono gli accampamenti nomadi presenti sulle sponde del fiume Aniene. Sarebbero queste persone ad accendere pesanti roghi nei pressi delle loro baraccopoli, probabilmente per riscaldarsi o effettuare l’operazione per ricavare il rame dagli oggetti con cui sono entrati in possesso. Quest’ultima, una tecnica che fa sfociare nell’aria particelle nocive, che rendono questo intero quadrante romano invivibile nelle ore serali.

Foto: Rosanna Liotta

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