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Pendolaria: la Roma – Lido vince la classifica di peggiore tratta ferroviaria italiana

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La Roma-Lido si aggiudica il poco edificante “premio” di peggiore tratta ferroviaria italiana. A decretarlo Legambiente, che, nell’ambito della campagna “Pendolaria”, ha analizzato percorsi, convogli, orari, e servizi destinati ai viaggiatori che ogni giorno utilizzano il treno per spostarsi. E il risultato è davvero scoraggiante. Treni vecchi, lenti, su linee che vedono troppo spesso tagli e accumulano ritardi. La situazione del trasporto ferroviario italiano è sempre più divisa in due, tra una Alta Velocità con servizi più veloci e moderni e un servizio locale con diffusa situazione di degrado che spinge purtroppo i cittadini all’uso dell’auto privata, con aggravio dei costi, del traffico veicolare, dell’inquinamento. Eppure, sono circa 3 milioni le persone che ogni giorno utilizzano i treni per raggiungere i luoghi di lavoro o studio.

“Il trasporto pendolare dovrebbe essere una priorità delle politiche di Governo – ha dichiarato il vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini – perché risponde a una esigenza reale e diffusa dei cittadini e perché, se fosse efficiente, spingerebbe sempre più persone ad abbandonare l’uso dell’auto con vantaggi ambientali, climatici e di vivibilità delle nostre città. Eppure, un cambio di rotta delle politiche di mobilità ancora non si vede. Nella Legge di Stabilità non c’è nessuna risorsa per l’acquisto di nuovi treni o per il potenziamento del servizio, mentre gli stanziamenti erogati dalle Regioni sono talmente risibili da non arrivare, in media, nemmeno allo 0,28% dei bilanci. La nostra mobilitazione a fianco dei pendolari – continua Zanchini – punta a cambiare questo stato di cose. Governo e Regioni devono impegnarsi concretamente per migliorare il trasposto pubblico su ferro”.

Al contrario degli altri Paesi europei, in Italia negli ultimi 20 anni neanche un euro è stato investito dallo Stato per l’acquisto di nuovi treni.

Ma ecco la classifica.

Le 10 peggiori linee d’Italia per i pendolari nel 2015

1.Roma-Lido. La palma di peggior linea pendolare quest’anno va alla Roma-Lido di Ostia. Il servizio ferroviario di questa linea suburbana gestita da Atac risulta totalmente inadeguato per i circa 100.000 pendolari quotidiani. Il 2015 è stato un anno terribile, con un servizio che sembra peggiorare di giorno in giorno a causa di ripetuti guasti e problemi tecnici: corse che saltano senza che venga fornita un’adeguata informazione, frequenze oltre i 40 minuti, convogli vecchi e sovraffollati spesso privi di aria condizionata, stazioni non presidiate. Ad aggravare il tutto, il fatto che i pendolari di questa linea arrivati al Capolinea a Roma, spesso continuano il viaggio sulla linea B della metropolitana. Dove trovano un servizio indegno per una città europea, con attese che si attestano, in media, sui 15 minuti con picchi di 20-25, quando, a causa di guasti ai convogli o al sistema elettrico, il servizio non si ferma totalmente.

2.Alifana e Circumvesuviana.

3.Chiasso-Rho.

4.Verona-Rovigo.

5.Reggio Calabria-Taranto.

  1. Messina-Catania-Siracusa.

7.Taranto-Potenza-Salerno.

8.Novara-Varallo.

9.Orte-Foligno-Fabriano.

10.Genova-Acqui Terme.

L’Italia continua a non avere una politica per il trasporto ferroviario nazionale e locale fuori dall’Alta Velocità – ha continuato Zanchini – Eppure è evidente che senza una regia e investimenti la situazione di disagio che si vive in larga parte d’Italia non cambierà. Il cambiamento passa anche per l’acquisto di nuovi treni, nell’interesse generale oltre che dei pendolari: nel rinnovamento del parco rotabile in circolazione sostituendo i treni con più di 20 anni di età; nel potenziamento dell’offerta nelle tratte più frequentate delle aree metropolitane; nel miglioramento del servizio nelle regioni meridionali perché oggi sono numerose le linee che collegano anche importanti centri urbani ma con pochissimi convogli oltretutto obsoleti”.

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