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Perché Donald Trump martedì 21 marzo verrà arrestato: ‘Riprendiamoci la nostra nazione’

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Donald Trump incriminato dal gran giurì

Donald Trump è di nuovo nel centro del mirino mediatico. L’ex presidente e capo della Casa Bianca ha infatti, nelle ultime ore, lanciato un annuncio senza precedenti. La questione ruota intorno alla recente accusa per cui il tycoon avrebbe pagato ben 130.000 dollari l’ex pornostar Stormy Daniels per comprarne il silenzio sulla loro passata relazione. 

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Un annuncio che arriva come un tuono. Certamente senza precedenti. Come senza precedenti è il fatto che un ex presidente americano affronta un processo penale. Traducendo: “Fughe di notizie illegali dal corrotto e politicizzato ufficio del procuratore di Manhattan indicano, senza che ci sia nessun reato dimostrato, che il candidato repubblicano ed ex presidente degli Stati Uniti sarà arrestato martedì della prossima settimana. Manifestiamo, riprendiamoci il paese”. Come dicevamo, si tratta di un annuncio senza precedenti, quello fatto dall’ex capo della Casa Bianca, Donald Trump, sul suo social di riferimento Truth. Il magnate, secondo l’inchiesta condotta dal procuratore di Manhattan Alvin Bragg, un magistrato nominato dai democratici, sarebbe accusato di aver pagato la cifra di ben 130.000 dollari l’ex pornostar Stormy Daniels perché non rivelasse nulla di una loro presunta passata relazione. 

”Protestate! Riprendiamoci la nostra nazione!”

Proprio durante la giornata di ieri, dall’altra parte del globo, la Procura di Manhattan ha reso noto che l’ex presidente usa potrebbe essere incriminato, la prossima settimana, per il pagamento suddetto. Quello alla pornostar, a quanto pare, non sarebbe neppure l’unico nel mirino dell’inchiesta. Si tratta di cifre sversate in modo illecito e non dichiarato. Nel dettaglio, in merio alla vicenda della pornostar, all’epoca, affinché la storia non uscisse sui giornali e tabloid americani, in quell’ottobre del 2016 Donald Trump avrebbe pagato la pornostar con una cifra abbastanza sostanziosa, valida per il suo silenzio. Nel suo recente post su Truth, Trump si è letteralmente infuriato contro ”le fughe di notizie illegali da un ufficio corrotto e altamente politico del procuratore distrettuale di Manhattan”, aggiungendo poi che potrebbe essere arrestato ”malgrado non vi sia prova di reato, e sulle basi di una vecchia favola già sfatata”. Da qui, poi, l’inquietante chiamata per i suoi sostenitori: ”Protestate! Riprendiamoci la nostra nazione!”.

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