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Peste suina, a Roma i primi maiali domestici infetti in Italia: abbattuti tutti i capi dell’allevamento

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peste suina torna l'incubo per allevatori e agricoltori romani

Confermata la positività di due maiali all’interno di un piccolo allevamento familiare di Roma. Si tratta del primo caso in Italia di infezione che colpisce  maiali domestici. Questo, inevitabilmente, desta non poca preoccupazione per la filiera della carne suina. Il servizio veterinario della Asl di competenza, per evitare il peggio, ha abbattuto tutti i capi del piccolo allevamento familiare all’interno della zona infetta di Roma. La Regione Lazio comunica inoltre che il monitoraggio delle Asl sarà continuo e duraturo. 

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Peste suina, il primo caso in Italia 

Le conseguenze della peste suina si stanno facendo sentire. L’estero sta iniziando a rifiutare i prodotti italiani. Dopo i primi casi di peste tra i cinghiali vogliono evitare il peggio. Nonostante siano state apportate tutte le misure per evitare che il contagio arrivasse anche ai maiali domestici, purtroppo sono stati confermati i primi due casi in Italia, a Roma.

Le parole di Coldiretti 

Coldiretti ha affermato che circa 50mila maiali allevati nel Lazio sono a rischio per la peste suina africana (Psa). Questa potrebbe essere letale per gli animali ma non per gli uomini perché “non è trasmissibile agli esseri umani e non ci sono problemi per la carne”.

È necessaria, sottolinea la Coldiretti “l’introduzione di misure di sostegno per il settore suinicolo al fine di tutelare il reddito degli allevatori ma anche intervenire per un deciso contenimento della popolazione dei cinghiali che rappresentano il vettore di trasmissione della malattia”

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