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Piani Particolareggiati di Torvaianica Alta, il Comune di Pomezia fa ricorso al Consiglio di Stato

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Non si arrende, il Comune di Pomezia, nella “guerra” nata in merito ai piani particolareggiati di Torvaianica Alta. Nonostante il parere negativo della Regione Lazio e la sentenza da parte del Tar, che lo scorso aprile ha annullato la delibera approvata un anno fa dal consiglio comunale, attraverso la quale la maggioranza pentastellata aveva deciso a sua volta di annullare in autotutela la variante al piano particolareggiato di Torvaianica Alta/Campo Jemini, il gli amministratori pentastellati hanno deciso di andare ancora avanti ricorrendo al Consiglio di Stato nella speranza di ribaltare la decisione del Tar.
La questione riguarda in particolare l’azione giudiziaria intrapresa dalla parrocchia Regina Mundi contro il Comune di Pomezia: a causa della delibera approvata dal consiglio comunale lo scorso giugno, la chiesa si era vista negare l’autorizzazione all’ampliamento degli spazi all’interno di un terreno di proprietà della Curia.
Il ricorso al Tar da parte del parroco Don Jorge aveva visto la vittoria della parrocchia. I giudici avevano infatti reputato che il Comune non potesse annullare una delibera che, avendo dato origine a una successiva delibera, stavolta approvata dalla Regione, era ormai inefficace. Il Comune avrebbe dovuto consultare la Regione, ente competente su tale atto che consentiva la variante urbanistica.
Nel frattempo, nei giorni scorsi c’è stata un’udienza sempre sulla stessa questione, ma stavolta con protagonisti i costruttori e i cittadini proprietari di terreni: l’esito si dovrebbe conoscere entro il mese di luglio, ma ci sono tutti i presupposti che la sentenza possa essere una fotocopia di quella di aprile stabilita per la parrocchia.
Ora il ricorso al Consiglio di Stato, che fa pensare che la vicenda sarà ancora molto lunga. E, se il Comune dovesse perdere di nuovo, anche molto costosa per i cittadini che con le loro tasse rimpinguano le casse comunali, visto che i costruttori hanno fatto sapere che la richiesta di danni, in caso di vittoria, sarà sicuramente “adeguata” a quanto perso negli anni di forzata inattività.

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