Home » News » Cronaca » POLIZIA MUNICIPALE E VESTIARIO: MANISCALCO ACCUSA, PALAZZO SI DIFENDE

POLIZIA MUNICIPALE E VESTIARIO: MANISCALCO ACCUSA, PALAZZO SI DIFENDE

Pubblicato il

Non si placano le polemiche legate al Corpo di Polizia Municipale di Pomezia. Dagli stipendi alle divise, negli ultimi mesi le proteste e le giustificazioni si sono alternate, ma le prime hanno sicuramente superato le seconde. A fare il punto della situazione, chiedendo informazioni sulla reale situazione, è il consigliere di AN Antonio Maniscalco, che ha inviato ieri una lettera al Sindaco Enrico De Fusco, all’Assessore preposto Francesco Palazzo ed al Comandante della Polizia Municipale Stefano Sorbino, con la quale ricorda le varie problematiche del settore, dalla carenza e precarietà del personale – ricordiamo che sono molti gli agenti con contratto a tempo determinato – ai mancati pagamenti – alla mancanza di vestiario, automezzi e strumentazioni operative. Preso atto che, il vestiario della Polizia Locale non dovrebbe rappresentare solo una tutela della riconoscibilità degli stessi agenti e dell’immagine dell’Amministrazione, ma innanzitutto uno strumento di tutela per chi svolge un particolare servizio esterno e di Polizia Stradale, in ambienti nei quali sono richieste adeguate misure antinfortunistiche, anche attraverso l’uso di abbigliamento con adeguati accorgimenti di visibilità, in attuazione del Regolamento di Attuazione del Codice della Strada, ed in particolare dell’art. 2087 del Codice Civile che stabilisce l’obbligo del datore di lavoro di attenersi al principio della massima sicurezza tecnologicamente fattibile;\n\n“Lo scorso 23 dicembre – scrive Maniscalco – si sarebbe provveduto all’appalto della fornitura delle divise e, nonostante gli annunci alla stampa dell’Assessore alla Polizia Locale in merito alla fornitura della massa vestiaria, il personale non ha ancora ricevuto il vestiario, continuando ad operare e ad assicurare il servizio in una situazione di precarietà ed di abbandono, tra le numerose insidie delle nostre strade che ogni anno mietono vittime e feriti, oltre ovviamente al freddo e alla pioggia. Ho inoltre accertato che nella fornitura in questione è stato introdotto materiale di vestiario non conforme a quanto indicato nel Regolamento, senza consultare neanche personale e sindacato, con scelte che lasciano perplessi: per il vestiario estivo, infatti, sembra sia stata prevista – soltanto per il personale a tempo indeterminato – una sola maglietta polo a persona, che certamente offre praticità, con buona pace però della cura della divisa e dell’igiene personale. E’ pertanto necessario provvedere a chiarire e risolvere con urgenza il problema del vestiario del personale, anche in considerazione delle ripercussioni che potrebbero derivare da infortuni del personale a causa dell’insufficiente dotazione. Per questo sarebbe opportuno procedere subito con una verifica della dotazione attuale della Polizia Locale, a quanto pare povera di strumenti banali, ma essenziali, come torce elettriche portatili, torce luminose di segnalazione e segnaletica provvisoria per gli incidenti, oltre allo stato delle apparecchiature esistenti che deve destare preoccupazione se i pochi automezzi in servizio presentano molte mancanze: pattuglie con lampeggianti totalmente fuori uso o solo parzialmente funzionanti, batterie inaffidabili, radio veicolari fuori uso, interni fatiscenti con sedili sfondati e impugnature del cambio posticce; anche le radio portatili sono poche, hanno problemi di autonomia e di copertura, perfino la radio centrale va saltuariamente fuori uso”. Maniscalco chiude la lettera chiedendo risposte su tutte le problematiche elencate e sulle azioni che l’Amministrazione ha intrapreso o intende intraprendere per risolverle e le relative tempistiche di attuazione.\n\nE la prima risposta, informale, arriva dall’Assessore Francesco Palazzo. “Il problema del ritardo nella consegna delle divise, come già ampiamente spiegato, non è dipeso dall’amministrazione. Purtroppo ci sono stati disguidi quando sono state prese le misure; il problema era stato prontamente risolto, ma il vestiario viene prodotto da una ditta italiana che lavora all’estero, in uno di quegli Stati che in questo periodo sono stati coinvolti nelle rivolte dei cittadini nei confronti dei loro governi. La merce è quindi rimasta bloccata senza che nessuno potesse prevedere un’eventualità del genere. In ogni caso, martedì 22 Febbraio tutto il vestiario verrà consegnato, verso le 9:30, agli agenti. Purtroppo su questa vicenda c’è stata anche molta strumentalizzazione, perché non tutto ciò che è stato detto o riportato corrisponde al vero”.

Impostazioni privacy