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Pomezia, ancora polemiche sui cani abbandonati: parlano gli Attivisti diritti animali

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“Come promesso a tutte le persone che hanno seguito e seguono ancora la situazione dei cani ospiti del canile Alba Dog di Pomezia, diamo notizie aggiornate”.
Così esordiscono i volontari dell’associazione Attivisti per i diritti Animali di Pomezia, che poi proseguono: “Continuiamo a seguire i cani di Pomezia trasferiti a Valle Grande, che stanno proseguendo il loro percorso con serenità e dove volontari di altre Associazioni presenti nel canile ci sostituiscono quando non ci siamo. A questo proposito ci teniamo a ringraziare tutti i volontari, gli operatori e tutta la struttura che ha accolto sia i cani che noi volontari con disponibilità, affiancandoci nel nostro operato. Un particolare ringraziamento al Comune di Pomezia che ha permesso questo.
Ricordiamo che, come precedentemente affermato dall’Amministrazione Comunale di Pomezia, il trasferimento dei cani è stato il risultato di varie inadempienze contrattuali da parte del gestore del canile che hanno portato alla risoluzione del contratto”.
“Meno serena – fanno poi sapere dall’Associazione – la situazione dei cani trasferiti ad Itri. Deportati a seguito del controllo dei NAS durante il quale è stato riscontrato un esubero di cani presenti nella struttura sono stati meno fortunati per quanto riguarda la destinazione scelta. La decisione del canile di destinazione non è stata fatta dai Comuni in quanto proprietari dei cani, ma dal gestore, che ha scelto una struttura a più di 100km di distanza da Pomezia e con un gran numero di cani presenti. I nostri volontari, nonostante la distanza, continuano a seguire i cani anche ad Itri, incontrando non poche difficoltà.
Ringraziamo l’Associazione Voce del cane i cui volontari collaborano con noi in entrambi le strutture”. 
Dopo i ringraziamenti, però, arrivano le precisazioni. “Siamo molto amareggiati dalle notizie che si stanno divulgando sull’intervento dei NAS all’interno del canile Alba Dog e delle accuse rivolte alla nostra Associazione, mettendo in cattiva luce il nome dell’Associazione stessa. Vogliamo chiarire che non è stata fatta da noi la segnalazione ai NAS e non stiamo gioendo per la situazione che si è creata, con tutte le sue conseguenze. Tutto ciò non fa piacere a nessuno, tanto meno a noi che mettiamo, come sempre fatto, il benessere degli animali davanti a tutto. Sentirci accusati di essere artefici di tutto questo è vergognoso e inaccettabile.
Oltre le accuse senza alcun fondamento alla nostra Associazione, come quelle fatte alla Voce del cane, non è ci ancora permesso dal gestore l’ingresso nella struttura: torniamo a ribadire che la mancanza di 28 volontari fanno la differenza per il benessere dei cani.
Le tante persone che ci contattano per avere notizie ci chiedono se c’è la possibilità di far rientrare i cani trasferiti ad Itri o almeno avvicinarli a Pomezia in una struttura più adeguata.
Noi rivolgiamo la stessa domanda al gestore di Alba Dog e ai Comuni proprietari dei cani deportati: “Quanto ancora devono soffrire quei cani? Quando verranno riportati in quella che loro considerano la loro casa? E se non è possibile questo perché’ ancora non sono stati trasferiti in una struttura più adeguata e più vicina a Pomezia per permettere ai volontari che sono per loro l’unico punto di riferimento di essere presenti nelle loro vite? 
Queste le domande di chi ha a cuore il benessere di tutti quei poveri cani e che aspettano una risposta ……..e soprattutto fatti concreti!”.

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