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Pomezia Calcio, è tris: la squadra si prende il derby del ‘cartellino rosso’ con l’Unipomezia

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Pomezia Calcio

 

POMEZIA – Il derby stracittadino che passerà alla storia dei tempi come la partita dalle grandi espulsioni e dalle tensioni controllate con escandescenze riconducibili ad una pacifica riappacificazione delle unità interessate, forte di un calore prodotto da una tifoseria rumorosa e composta che ha gridato per l’intera durata dell’ardua contesa, azioni di gioco prodotte sul filo del nervosismo tutto patrimonio delle tensioni che può e deve generare un derby che si abbia a rispettare, se lo è aggiudicato la squadra che meglio ha saputo sfruttare le occasioni di gioco, con l’abilità e l’incisività delle sue unità offensive in campo, da un Pomezia mai domo, neppure dopo avere perduto il portiere Mastella, un po’ infuriato, turbato contro il direttore di gara, il Signor Fantozzi di Civitavecchia che lo ha giustamente e meritatamente espulso spedendolo inviandolo anzitempo sotto la doccia e, provocando uno scossone in campo e un problema per il suo tecnico Gagliarducci che avendo già effettuato le tre sostituzioni, gioco forza, ha dovuto sostituirlo con il bravo mediano Benedetti, una presenza la sua che ha assicurato la tranquillità della sua porta fino al triplice fischio finale emesso da un direttore che ha talento per il suo futuro arbitrale, ovvero, polso, stile e capacità non comuni. Dov’era con la testa l’Unipomezia? I suoi giocatori sono stati più pronti nel primo tempo con abili manovre di Valle e numerosi tentativi da rete andati a vuoto prodotti dell’eclettica ala mancina Lupi. Ripresa, meno impegnativa dove è emerso solo nervosismo cui hanno fatto le spese Cerro e D’Antini, entrambi espulsi per somma di ammonizione. Il derby stracittadino? Non ha perduto i suoi effetti cromatici nonostante il grigio del cielo. Forte e composta sono state le rappresentanze delle opposte tifoserie. Insomma, uno scenario da derby che conta e che produce effetti strabilianti, emozioni a ripetizione e tanti gol tutti di marca ospite. Vediamoli insieme. Nella prima frazione di gioco, il primo assaggio con la rete è stato quello procurato di Lupi, all’8’ poi, al 14’, è seguita la rete che ha sbloccato lo 0 a 0, firmata da Ceccarelli che al 49’ della ripresa, in pieno recupero, s’è concesso anche il bis, la rete del 3 a 0: dopo, il tempo di consentire al signor Fantozzi di fischiare la conclusione delle ostilità. Dopo la rete di Ceccarelli che ha assicurato alla sua squadra il vantaggio iniziale, al 25’, Punzi è stato costretto a sostituire Drago, infortunatosi seriamente tanto da provocare il suo trasferimento all’ospedale cittadino per le cure del caso. Il giocatore, in un intervento difensivo è finito sul legno della sua panchina producendosi un grave danno al ginocchio destro; al suo posto è finito Manzelli. Al 29’ Mancini, da posizione favorevole, ha mandato la sfera a lato. La stessa cosa l’abbiamo registrate nelle tre splendidi azioni offensive prodotte da Lupi al 37’, 44’ e 46’ con palla maledettamente finita a lato. Nella ripresa, i ritocchi operati da Francesco Punzi, non hanno portato benessere. Al 22’ La Selva subentrato ad Ascenzi al 1’ della seconda frazione di gioco, con un fendente rasoterra, ha infilato di precisione Santi mettendo al sicuro il risultato finale, finale, come abbiamo già sostenuto, esaltato dalla terza ed ultima rete, il bis di Ceccarelli, firmato al 49’, dopo, il tempo di fischiare la fine di un derby che comunque resterà nel ricordo della gente che l’ha materialmente seguito, vissuto e sostenuto. Il 3 a 0, per la squadra di casa, non deve avere l’aspetto di un risultato catastrofico ma semplicemente ascrivibile ad una duplice espulsione delle unità del suo telaio di gioco che comunque ha prodotto il suo gioco e dato la giusta dimensione ad una partita le cui emozioni sono state e sono la bellezza che nasce e vive l’emozione del calcio e degli uomini che la sentono e la praticano. Un elogio va ascritto all’Arma dei Carabinieri che ha eseguito l’Ordine Pubblico in uno scenario rovente per via del calore di un derby stracittadino molto seguito, affidato alla competenza, alla direzione e alla bravura del Maresciallo Luigi Penniello.

UNIPOMEZIA: Santi, D’Ausilio, Drago (29’pt Manzelli), De Santis, Caciotti, Cerro, D’Antini, Morici, Roversi (27’st Lalli), Valle, Lupi (11’st Sargolini). A disposizione: Scalibastri, Carnevali, Barbarisi, Morelli. Allenatore: Francesco Punzi.

P O M E Z I A: Mastella 41’st Benedetti), Di Nezza, Paglia (32’pt Tortora M), Benedetti, Leone (36’st Rufini), Lisari, Gamboni, Palermo, Ascenzi (1’st La Selva), Tortora F, Ceccarelli. A disposizione: Spina, Rovatoi, Trippa, Ippoliti. Allenatore: Gagliarducci.

ARBITRO: Fantozzi di Civitavecchia. Collaboratori di linea: Rastelli di Ostia Lido; Potenza di Roma Uno.

RETI: 14’pt e 49’st Ceccarelli, 22’st La Selva.

NOTE: Cielo plumbeo con temperatura mite. Spettatori 700 circa. Angoli 5 a 4 per il Pomezia (3 a 2 nel primo tempo). Espulsi per somma ammonizione al 24 st D’Antini e al 40’st Cerro e al 41’st per proteste rivolte al direttore di gara Fantozzi, il portiere Mastella. Ammoniti: Valle, Manzelli, D’Auslio, Assenzi, Leone, Benedetti, Palermo. Recuperi primo tempo: 4’; secondo tempo: 4’. L’ordine pubblico è stato assicurato dai Carabinieri al comando del Maresciallo Luigi Penniello.

AN TONIO IMPERATO

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