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Pomezia, i cittadini di S. Palomba/Roma2 scrivono al sindaco: ‘Basta degrado, vogliamo le telecamere di sicurezza’

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Il comitato di quartiere S. Palomba/Roma 2 torna a far sentire la propria voce con l’amministrazione comunale di Pomezia, mettendo in risalto le varie problematiche vissute quotidianamente dai residenti.

“ Il quadrante di S. Palomba comprendente i quartieri cd. “Roma 2” e “Borghetto”, risulta geograficamente e storicamente isolato dal resto della Città; questo isolamento, unito all’oggettiva impossibilità per le Forze dell’Ordine di presidiare costantemente un territorio vasto come quello pometino e in particolare i quadranti periferici, ha prodotto negli ultimi anni un incremento di incuria diffusa in vari ambiti – scrive in una nota il CdQ – L’isolamento, tuttavia, non è parimenti paragonabile all’effettiva utenza della zona, in quanto il quadrante di S. Palomba è notoriamente una delle zone della Città di Pomezia maggiormente trafficate da automezzi e cittadini (residenti e non)”.

“Si ricorda – ironizzano dal Comitato di Quartiere – qualora sfuggisse a qualcuno, che nel quadrante di Santa Palomba vivono oltre 2000 persone, sono ubicati 3 plessi scolastici, un albergo/residence attualmente adibito dalla Prefettura a C.A.R.A., oltre alla Stazione Ferroviaria della Città di Pomezia (molto utilizzata anche da zone limitrofe) e l’importantissimo polo industriale. Si stima che nel quadrante possano transitare giornalmente non meno di 8000/10000 persone ed un numero esattamente non quantificabile di mezzi. I cittadini residenti nei quartieri del quadrante di S. Palomba, per quanto loro possibile, hanno negli ultimi mesi provveduto a sistemi autonomi di “sorveglianza” (vedasi progetto Controllo del Vicinato) e di “contrasto all’incuria” (vedasi interventi di Cittadinanza Attiva). Quanto sopra risulta però spesso vano, in considerazione che buona parte della zona è ancora tutt’oggi oggetto di prostituzione indiscriminata diurna e notturna e abbandono di rifiuti ingombranti e inerti”.

“È altresì vero che gli episodi di cui sopra si verificano in linea di massima con la stessa frequenza delle altre parti della Città e della provincia in generale – proseguono i membri del Comitato – ma la grande differenza che contraddistingue il quadrante di S. Palomba è, oltre all’isolamento già citato, una totale assenza di presidio territoriale da parte delle Forze dell’Ordine. Sono in particolar modo interessate a questi fenomeni Via Cesare Fiorucci, il sottopasso pedonale per la Stazione FFSS, Viale e Piazziale della Stazione, Via dell’Ecologia, Piazzale del campo sportivo e Via Ardeatina (tratto comunale). A nulla solo valsi i tentativi di porre rimedio da parte dell’Amministrazione Comunale attraverso l’adozione di apposita Ordinanza Sindacale e nuovo Regolamento di Polizia Urbana; come a nulla è servito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza appositamente convocato e tenuto dall’allora Prefetto dott. Gabrielli. Nonostante un paio di operazioni congiunte (che i residenti in zona non hanno riscontrato) svolte da Polizia Locale e Carabinieri, la situazione di fatto oggettivamente verificabile è un totale stato di abbandono istituzionale sul fronte Sicurezza e decoro urbano. Le operazioni “una tantum”, d’altronde, sono più destinate ai mass media che a un’efficace risoluzione delle problematiche presenti nel quotidiano. I Comitati di Quartiere Roma 2 e S. Palomba, alla luce di tutto questo, sono pertanto costretti a richiedere all’Amministrazione Comunale un intervento ferreo, deciso e risolutivo atto a debellare in via definitiva, questo cancro che affligge da ormai un decennio il quadrante di S. Palomba”.

I Comitati di Quartiere, “al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini dei quartieri insiti nel quadrante, nonché il decoro e l’igiene delle aree pubbliche, sollecitati da tanti abitanti delle zone, hanno formalizzato la richiesta di installazione di un sistema di videosorveglianza (peraltro già installato in altre parti della città, vedasi Via F.lli Bandiera, Via Singen, Via Ugo La Malfa). Un sistema che possa rappresentare un punto fermo per la prevenzione del degrado socio-ambientale del territorio ed il contrasto delle attività illecite, in cui il posizionamento di telecamere nei punti strategici sopra indicati, sia uno strumento di prevenzione efficace e mirato nonché di controllo del territorio in una realtà isolata come quella di S. Palomba, oltre che un ausilio alle Forze dell’Ordine nell’ambito delle attività di indagine di polizia giudiziaria”.

“I Comitati – conclude la nota – chiedono quindi aiuto e confidano in un positivo intervento da parte dell’Amministrazione Comunale, affinché possa essere finalmente scritta la parola fine su un capitolo vergognoso per il quadrante di S. Palomba e, è lecito sottolinearlo, per la Città di Pomezia tutta”.

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