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POMEZIA: DIPENDENTI COMUNALI SENZA STIPENDIO, ARRIVA LA MINACCIA DELLO SCIOPERO

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comune di pomezia

Dipendenti comunali sul piede di guerra, a Pomezia, per non aver ancora ricevuto lo stipendio di Ottobre e per il mancato avvio della contrattazione decentrata. Questa mattina le OO. SS. E le RSU si sono incontrate con il dirigente del settore finanziario Giovanni Ugoccioni in commissione trattante, ma la riunione non si è svolta a causa delle dimissioni del presidente della stessa. Le dimissioni hanno provocato l’ira dei dipendenti, che, attraverso una lettera indirizzata al Sindaco, ai Revisori dei Conti ed a tutti i lavoratori, hanno dato 10 giorni di tempo all’Amministrazione comunale per fissare un nuovo incontro, stavolta chiarificatore, improntato non solo sul ritardo del pagamento degli stipendi, ma anche sull’innalzamento della spesa per il personale a causa degli ulteriori contratti, del mancato avvio della contrattazione decentrata per la dirigenza e della mancata copertura del debito fuori bilancio di circa 137 mila euro a seguito della sentenza per condotta antisindacale da parte del Comune. “Qualora entro 10 giorni dal ricevimento della presente – si legge nel documento – non pervengano comunicazioni finalizzate ad incontri utili alla risoluzione di quanto esposto, si procederà all’indizione formale dello stato di agitazione di tutto il personale, con azioni dimostrative a sostegno della vertenza”. Il comportamento del Comune, spiegano i rappresentanti sindacali, ha determinato un’incertezza sistematica sulla regolare corresponsione delle retribuzioni mensili dei dipendenti. A questo si aggiungono le dimissioni del presidente della commissione trattante, che, se confermate, impedirebbero di fatto la sottoscrizione dell’ipotesi di accordo per il Fondo 2012, in parte già definito in sede negoziale con ulteriore danno economico ai dipendenti”. “Quello che chiediamo – proseguono – è l’avvio di un confronto con l’Amministrazione, che determini un impegno a rivedere il modello organizzativo dell’Ente, al fine di razionalizzare le risorse umane e strumentare per rendere i servizi alla collettività più efficienti e garantire un risparmio di gestione utile all’incremento delle risorse destinate alla contrattazione decentrata”. Ma i lavoratori non dimenticano neanche le “risorse indebitamente sottratte nel 2009”, delle quali richiedono il ripristino come ordinato dal TAR del Lazio e chiedono “garanzie sulla puntualità delle erogazioni degli stipendi, chiarimenti sulla reale situazione finanziaria e sui flussi di cassa e sui provvedimenti che l’Amministrazione sta adottando per garantire sia il pagamento degli stipendi che dei contributi”.

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