Home » News » Cronaca » Pomezia, domani nientre rientro con lo scuolabus per i bambini: autisti e assistenti in sciopero

Pomezia, domani nientre rientro con lo scuolabus per i bambini: autisti e assistenti in sciopero

Pubblicato il

Sono scesi sul piede di guerra i lavoratori delle Autolinee Onorati impiegati per il servizio scuolabus nel territorio comunale di Pomezia: domani assistenti e autisti incroceranno le braccia dalle 12:30 alle 16:30 per protestare contro l’azienda e contro le condizioni in cui devono svolgere il loro lavoro.
I bambini verrano quindi portati a scuola nella mattinata, ma non riportati a casa, sia che escano a mezzogiorno sia che facciano il tempo pieno. Per informare del disagio è stata diffusa una circolare, ma molte famiglie non sanno che i lavoratori sono intenzionati ad aderire allo sciopero in maniera massiccia, preannunciando un grosso disagio per gli utenti che usufruiscono del servizio.
“Abbiamo deciso di protestare con questo sciopero dopo diversi tentativi di dialogo con l’azienda – spiegano le assistenti e gli autisti – Le motivazioni vanno ricercate nelle condizioni pessime in cui lavoriamo. Da settembre ci sono sempre ritardi nei pagamenti: adesso ancora dobbiamo prendere lo stipendio di dicembre. Alle nostre richieste, l’azienda ha comunicato di non avere soldi. Peccato che abbiamo scoperto che il denaro manchi solo per il personale di Pomezia, mentre i dipendenti che operano negli altri territori vengono regolarmente retribuiti. Questa per noi è discriminazione”.
Perché viene fatta, secondo voi? “Dall’azienda ci è stato detto che i soldi versati dal Comune non siano sufficienti. Ma noi abbiamo verificato in Comune, dove risulta che tutte le fatture siano state pagate dall’amministrazione secondo quanto prescritto dall’appalto”.
Ma si tratta solo di un problema legato ai ritardi nei pagamenti degli stipendi?
“No. Con questa protesta vogliamo inoltre evidenziare che stiamo viaggiando con mezzi non idonei al trasporto dei bambini: si tratta di pullman turistici che hanno scalini alti e sedili non adatti a passeggeri così piccoli. La manutenzione, poi, secondo noi è insufficiente: ci limitiamo a mettere il carburante, qualche litro d’olio e, per il resto, se e quando si romperà il mezzo si vedrà il da farsi”.
Ma le lamentele non sono solo queste.
“Un’altro problema serio è dovuto al fatto che le assistenti sono costrette a iniziare il turno di lavoro non più in azienda ma in strada. Prima prendevano servizio all’interno dell’autoparco di via Pontina Vecchia, accanto al quale noi dipendenti parcheggiavamo le nostre vetture: si trattava di un parcheggio non custodito in cui troppe volte c’erano furti o il danneggiamento alle nostre auto. Abbiamo chiesto all’azienda di intervenire mettendo una telecamera che facesse da deterrente, ma per tutta risposta è stato deciso di spostare il luogo di inizio lavoro. Adesso le assistenti prendono servizio in mezzo alla strada, all’angolo di via Catullo. Invece di mettere una o due telecamere per rendere sicuro il parcheggio, è stato preferito adottare questa soluzione che è davvero scomoda per le assistenti le quali, molto spesso, la mattina presto vengono importunate – a volte anche scambiate per prostitute – mentre attendono di iniziare a lavorare. Per tutti questi motivi abbiamo deciso di scioperare e di manifestare davanti all’autoparco dell’Onorati e, probabilmente, anche nella sede di Cecchina”.

Impostazioni privacy