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Pomezia, Polizia Locale: “Disattese le promesse dell’Amministrazione”. Lunedì indetta assemblea, i motivi

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E’ stata convocata l’assemblea dei lavoratori della Polizia Locale di Pomezia per il giorno 12 settembre 2016 nelle prime due ore del turno antimeridiano, dalle ore 7,20 alle ore 9,20. L’assemblea è necessaria per discutere le azioni da intraprendere in seguito al mancato rispetto da parte dell’Amministrazione Comunale dell’accordo sindacale sottoscritto il 6 e 8 giugno 2016 in presenza del Sindaco Fabio Fucci. L’accordo finalizzato a salvaguardare il livello dei servizi comunali prevedeva da parte dell’amministrazione Comunale un piano di risparmi di gestione per finanziare il salario accessorio dei dipendenti comunali per garantire la premialità nella qualità dei servizi, progetti quali il prolungamento del turno serale della Polizia Locale, l’educazione stradale nelle scuole e la didattica nel mese di luglio nelle scuole materne comunali.
Le Organizzazioni Sindacali hanno proposto dei modelli di risparmio adottati da altri comuni ed il DiCCAP ha suggerito di portare a risparmio l’internalizzazione del servizio di accertamento e riscossione tributi che finora ha comportato oneri per i cittadini di Pomezia tra 2 e 3 milioni di Euro all’anno, avendo la ditta privata un aggio sui tributi del 18,9% con i propri uffici in stabili di proprietà comunale. La recente creazione del Nucleo di Polizia Tributaria della Polizia Locale, in breve tempo ha portato all’accertamento di centinaia di migliaia di Euro di tributi evasi con l’impiego di risorse limitatissime. Questo ci fa pertanto ritenere a ragione che la strada della gestione diretta, da noi proposta sin dalla Giunta De Fusco, può portare certamente eccellenti risultati con una fortissima riduzione di spese, liberando risorse per ampliare i servizi alla cittadinanza.
Di contro la delibera di Giunta con i risparmi di gestione che doveva essere approvata a luglio non è stata nemmeno abbozzata. A questo si aggiunge che il salario accessorio del 2015 è arretrato e non si sa quando verrà liquidato, la situazione del vestiario e delle attrezzature del personale restano precarie, con investimenti annui che si mantengono costantemente al di sotto del 30% delle effettive necessità: quasi metà del personale è sprovvisto, non solo della pistola e del baton, ma perfino delle manette, sebbene nel solo periodo estivo si siano eseguiti 4 arresti. Sui veicoli di servizio, tranne una eccezione, non sono presenti borse con attrezzature per le emergenze che ormai non vengono più rinnovate dopo oltre 15 anni. Gli stessi indumenti rifrangenti non sono più a norma e ciò comporterà un gravissimo pericolo per il personale che si troverà ad operare sugli incidenti dopo il calar del sole.

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