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Pomezia, revocata la proroga dei contratti ai lavoratori precari del Comune

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“A seguito della nuova posizione assunta dai legali sopra citati nonché dalla sigla sindacale DICCAP può dirsi venuto meno il consenso esplicitato in sede sindacale e dunque è radicalmente mutata la situazione di fatto ivi compreso il manifestato proposito di impugnazione degli atti amministrativi adottati e, conseguentemente, quelli in corso di adozione; mutamento, quest’ultimo, della situazione di fatto assolutamente non previsto né prevedibile al momento dell’adozione della determinazione 153/DIR1 dell’11.06.2015 scaturita dall’accordo, reso in data 8.05.2015″. Con queste parole, contenute in una determina firmata questa mattina dalla dirigente al personale Carla Mariani, è stata revocata la proroga per i contratti dei lavoratori precari del Comune di Pomezia. La determina conferma quanto preannunciato nei giorni scorsi dal sindaco Fabio Fucci: attraverso questo atto viene quindi ritirato quanto siglato appena 3 settimane fa, ovvero l’atto di indirizzo deliberato il 4 giugno dalla Giunta che dava mandato alla stessa Mariani “procedere alla redazione di tutti gli atti gestionali necessari per la proroga dei contratti in essere con il personale – vincitore di concorso – assunto a tempo determinato”. Ma dopo la richiesta di accesso agli atti avanzata l’altro ieri da tre avvocati e supportata dal DiCCAP (sindacato di Polizia locale), tutto è stato bloccato, fino alla revoca di questa mattina. La dirigente, in questo nuovo atto, fa infatti riferimento alla “riserva di impugnazione dinanzi alle competente autorità giudiziaria anche per i profili relativi alla stipula di nuovi contratti” contenuta nella lettera protocollata dagli avvocati. Legali che invece, in una nota inviata agli organi di stampa, reputano trattarsi di una “cautela procedurale, di mero stile” che non avrebbe dovuto “spaventare” nessuno visto che in realtà si trattava di una semplice richiesta di accesso agli atti per verificare la correttezza degli stessi, dal momento che riguardavano loro assistiti.

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