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Pomezia, richieste ‘esorbitanti’ per l’assistenza ai disabili: trovata la soluzione?

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Nelle scorse settimane numerosi cittadini che beneficiano dell’assistenza a casa per i disabili provveduta dal Comune si sono visti ancora una volta (era già successo in passato) recapitare delle richieste di pagamento a dir poco spropositate per le ore di assistenza ricevute. Richieste, da quanto si apprende, riferite al 2015 e con cifre decisamente molto più alte del solito: il motivo? La mancata presentazione dell’Isee riferito all’anno in oggetto che, in molti dei casi in questione, ha fatto scattare la richiesta del pagamento pieno, ovvero 18 euro/ora. Insomma un vero e proprio “maxi-conguaglio”.

Il cortocircuito burocratico, tra gli altri, si è venuto a creare a seguito della modifica dei parametri per il calcolo dell’indicatore a partire dall’anno 2016; da qui i problemi sorti per determinare l’Isee per l’anno precedente, quello utile per il calcolo dei contributi in esame.

Ora però, per venire incontro alle esigenze dei cittadini, tutti coloro che hanno ricevuto una richiesta di pagamento superiore a quanto previsto dalla legge potranno presentare l’Isee riferito al 2014 al fine di procedere con le operazioni di riconteggio o, ove previsto, anche all’annullamento totale.

 

 

 

 

 

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