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Pomezia Servizi, sindacati in allarme per il futuro dei lavoratori

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Pomezia Servizi, con l’avvicinarsi della fine dell’anno aumentano i timori dei lavoratori. “Siamo preoccupati – dichiara in una nota Marco Frezza, Segretario generale della FP CGIL – del silenzio assordante che arriva dalla Pomezia Servizi. Lo scorso anno, durante le feste, l’amministrazione varò le linee di indirizzo per smantellare di fatto l’azienda. A oggi gran parte di quelle scelte incombono ancora minacciose. Non vorremmo che si approfitti di nuovo di questo periodo per far passare sulle teste dei lavoratori qualche altro provvedimento. Sono settimane che chiediamo un incontro con il Presidente Ciarlini. Comprendo che se la linea è quella della proprietà, ossia del Sindaco, sarà difficile anche prendere un caffè. Abbiamo saputo solo dalla stampa delle dimissioni del Direttore. Due posti di lavoro, presso il settore tributi, sono stati soppressi, ma la sorte delle due lavoratrici a oggi ci è ignota. Manca ancora un piano industriale per il rilancio dell’azienda, o forse ci si sta lavorando a nostra insaputa? Noi siamo pronti a discutere senza rete, pur di salvare i posti di lavoro, ma certo non a qualunque costo”. Frezza cerca infatti un confronto costruttivo. “Abbiamo idee e proposte da sottoporre al Presidente, se solo aprisse un tavolo di confronto – aggiunge il Segretario generale della FP CGIL – Non potremo certo tollerare fughe in avanti, come ad esempio lo spezzatino nel settore manutenzione e verde. Sono servizi complicati, con situazioni importanti di disagio, ma nulla è stato fatto in questi mesi per aumentare la produttività e la qualità del servizio. Chissà che il nuovo anno porti la proprietà a rivalutare la possibilità di un confronto con i Sindacati. Lo stiamo chiedendo da settimane anche sul difficile tavolo che riguarda i precari del Comune. Anche lì la mancanza di confronto non fa bene a nessuno, radicalizza le posizioni, rischiando un contenzioso giudiziario di dimensioni bibliche. Oppure la scelta di trasferire gli uffici a Selva dei Pini, senza una valutazione congiunta sul come fare, quale servizi garantire per gli operatori e quindi per i cittadini utenti. Occorre cambiare registro: io sono sempre fiducioso. In caso contrario, pensiamo di consegnare un paio di calze della Befana piene di carbone, da regalare al Sindaco ed al Presidente. Quello vero però, non quello che si regala per scherzo ai bambini”.

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