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Pomezia, squadra di calcio completamente ‘ripulita’ durante gli allenamenti: Ci hanno rubato tutto

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Una storia che ha davvero dell’incredibile quella accaduta ieri nel tardo pomeriggio a Pomezia. Una squadra di calcio, la Virtus Ardea, militante nel torneo di Seconda Categoria, si stava allenando come di consueto presso il Campus della “Selva dei Pini”; il club, complici le festività, era l’unico gruppo presente (di solito sono diverse le squadre che, alternandosi, utilizzano i vari campi da gioco, ndr) all’interno del centro sportivo; la sessione è iniziata regolarmente intorno alle ore 19 dopo che i ragazzi si erano cambiati negli spogliatoi adiacenti al rettangolo verde principale. Circa un’ora e mezza dopo però uno dei calciatori, che aveva terminato in anticipo gli allenamenti rispetto ai compagni, fa l’amara quanto sconcertante scoperta: la porta d’ingresso degli spogliatoi era stata forzata e dentro non c’era più nulla, ma nulla inteso come niente ‘assoluto’. “Borsoni, vestiti, portafogli, chiavi – di macchine e case – vestiti, scarpe. Tutto. Ci hanno ripuliti da cima a fondo senza lasciare niente. Un nostro compagno addirittura aveva appena ritirato lo stipendio…”, hanno raccontato ai nostri  microfoni i calciatori. Immediato scatta l’allarme e la conseguente chiamata ai Carabinieri della Compagnia di Pomezia i quali arrivano sul posto ed iniziano i primi sopralluoghi: si cerca nel boschetto antistante gli spogliatoi, nei dintorni ma la notte, malgrado l’utilizzo delle torce, non favorisce la ricerca di eventuali oggetti lasciati per strada dai malviventi. Del resto, per non lasciare nulla d’intentato, l’intera squadra è tornata questa mattina nel centro senza però ottenere risultati utili; l’unica speranza di rintracciare il cospicuo bottino, in tal senso, al momento sembrerebbe essere rappresentata dalla presenza di un segnale GPS che posizionerebbe uno dei cellulari rubati all’interno del territorio di Aprilia ed è sulla base di questo elemento che si sta concentrando il lavoro delle forze dell’ordine che prosegue ininterrotto da stanotte. Intanto però resta un misto tra rabbia, sgomento e quasi impotenza di fronte a quanto accaduto, senza contare l’enorme danno economico provocato dai ladri che costringerà diverse famiglie a modificare serrature delle abitazioni o a ricomprare gli oggetti rubati. E questo con tutto ciò che ne consegue. 

Il caso della Selva dei Pini: furti e vandalismo

Negli ultimi anni si sono moltiplicate le segnalazioni di furti avvenuti all’interno del centro: una volta veniva colpito il ‘calcio’, un’altra il ‘tennis’ e così via. Malviventi che agiscono indisturbati favoriti, spesso, dalla notte ma anche dalla fitta vegetazione dalla quale è facile apparire e poi svanire. Oltre a questo, i lettori ricorderanno gli atti vandalici: vetri rotti o specchietti spaccati. Insomma una specie di terra di nessuno (o quasi) dove può succedere praticamente di tutto. L’appello/invito è dunque duplice: da una parte rivolto ai frequentatori del Campus, ovvero sia di prestare maggiore attenzione durante la permanenza nel parco; l’altro, alle istituzioni, è quello di fare qualcosa, ma di concreto, per riportare alla ‘normalità’ quello che dovrebbe essere un fiore all’occhiello del territorio.

 

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