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PONTINA: 50 MACCHINE INCIDENTATE IN POCHE ORE

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50 macchine incidentate in una sola serata. E’ questo il record negativo ottenuto dalla SR 148, la famigerata Pontina. A segnalarlo è nientemeno che il Ministero dell’Interno, Dipartimento Pubblica Sicurezza, Compartimento Polizia Stradale per il Lazio, Sezione di Roma, attraverso un documento ufficiale indirizzato al Servizio Viabilità della Provincia di Roma. “Dall’esame dei fascicoli degli incidenti occorsi sul quell’arteria – si legge nella lettera – sono emerse notevoli criticità”. La Polstrada mette subito in evidenza quanto accaduto la sera del 13 marzo, quando alle pattuglie della Sezione di Roma se ne sono dovute aggiungere molte altre provenienti anche da Latina per poter fronteggiare l’emergenza e rilevare i “numerosi incidenti che hanno coinvolto complessivamente circa 50 veicoli, che hanno subito notevoli danneggiamenti a causa di numerose buche profonde ed estese apertesi improvvisamente nel manto stradale, probabilmente anche a causa delle ripetute forti piogge verificatesi negli ultimi giorni, che hanno concorso al verificarsi degli incidenti stradali poi rilevati dal personale della Polizia Stradale”. Incidenti avvenuti in entrambe le carreggiate della Pontina nel solo tratto di competenza della Provincia di Roma, ovvero fino ad Ardea. “Quanto accaduto – prosegue il documento – non può però imputarsi ad una situazione di straordinaria emergenza ma alla mancanza di manutenzione ed interventi, che hanno portato ad un degrado tale da rendere quell’arteria sempre più pericolosa per la circolazione”. Un’accusa tanto dura quanto fondata, dal momento che stiamo parlando di una delle strade italiane con il più alto numero di morti per chilometro. “Anche nei mesi scorsi – precisa la Stradale – si sono più volte verificate situazioni analoghe. Si ritiene di segnalare che la Pontina necessita di urgente e straordinaria manutenzione in quanto gli interventi di volta in volta effettuati per la sistemazione delle buche non consentono di ripristinare in modo ottimale la sicurezza per gli utenti”. E la Polstrada spiega anche perché. “Non è presente l’illuminazione, tranne che allo svincolo del GRA; la segnaletica orizzontale è sufficiente, mentre quella verticale presenta gravi problemi di visibilità  poiché usurata dagli agenti atmosferici. Quella danneggiata dagli incidenti automobilistici non è stata sostituita e spesso è rimasta installata sul posto in condizioni precarie di stabilità e non correttamente orientata. I delineatori di margine sono spesso assenti e quelli installati sono poco visibili poiché anneriti da sporcizia, se non coperti da vegetazione spontanea. Lo stato delle barriere guard-rail è pessimo: sia quelle posizionate sul margine destro, sia in alcuni tratti del margine sinistro della carreggiata sono quasi tutte del tipo a singola lama con un’altezza da terra di circa 50 cm, danneggiate ed in parte abbattute a causa di incidenti stradali verificatesi nel tempo; la vegetazione spontanea ricopre i guard-rail, tanto da renderli spesso invisibili ai veicoli in transito; il new jersey centrale presenta diverse rotture e distacco di parti di cemento dalle barriere, non più funzionali per la sicurezza stradale (…) tanto da non poter più garantire una sicura tenuta in caso di ulteriori incidenti ed impedire il salto di carreggiata: il fondo stradale presenta in uno stato d’uso appena sufficiente, ma in molti tratti presenta crepe nella superficie, buche, avvallamenti. Vi è inoltre un tratto (km 19,00 direzione Aprilia) di circa 500 metri gravemente danneggiato, mentre nel tratto compreso tra il km 23 e il km 27, dove sono installati sia al centro che ai margini della carreggiata dei pini marittimi di grosso fusto, le radici hanno provocato delle gibbosità e asperità con crepe della superficie del manto stradale che rendono pericoloso il transito in modo particolare ai motoveicoli. Nelle piazzole di sosta esistenti sono presenti spazzatura e materiali ingombranti abbandonati: tale immondizia, unitamente ai detriti ed ai rifiuti presenti sulla carreggiata, diventa pericolosa perché contribuisce all’occlusione delle caditoie e dei canali di scolo delle acque, causando in caso di pioggia il ristagno e l’allagamento della carreggiata”. Un quadro pessimo dello stato di salute della Pontina. Certo, per saperlo non c’era bisogno di una relazione, bastava percorrerla fino a Roma e ritorno. Ma vedere scritte da parte della Polizia Stradale tutte le criticità vissute ogni giorno dai pendolari, indirizzandole verso organi superiori affinché intervengano è comunque confortante. Il documento si conclude infatti con l’appello ad intervenire per arginare una situazione che, in vista della bella stagione e dell’aumento del transito delle auto, non può che peggiorare. Il Dirigente della Sezione della Polizia Stradale firmatario della segnalazione comunica di essere in attesa di qualche determinazione in riguardo. Al momento non ci risultano essere stati presi provvedimenti. Potremmo dire che la speranza è l’ultima a morire, ma visto quello che succede troppo spesso sulla Pontina, preferiremmo che su quella strada non ci fossero più vittime.

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