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Pontina, strage di Pasquetta: non fu disastro colposo

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Era il 17 aprile 2006 e passò agli archivi come la strage di Pasquetta. Stefano Masci imbocca contromano la Pontina tra Aprilia e Latina: con la sua auto, un’Audi A3, travolge una Mercedes provocando la morte di quattro persone, Maurizio Montanari, 44 anni, Deborah Mercedes Borsari, 37 anni, e Iolanda Felisber Ramos, 30 anni. Furono in tutto circa 14 e ad oltre 120km/h di velocità (per di più sotto l’effetto di un mix tra alcool e droga), i chilometri che il 39enne di Nettuno percorse prima di arrivare al fatale impatto; inizialmente accusato di omicidio volontario, la condanna per Masci arrivò nel 2008 e fu di otto anni con l’accusa di omicidio colposo, poi ridotti a poco più di cinque. A quel punto venne paventata un’ulteriore accusa, quella di disastro colposo, date le proporzioni che assunse l’incidente; ma quello che accadde, evidentemente, non bastò perché, in base a quanto stabilito recentemente dal Tribunale di Latina, il fatto non sussiste. In altre parole la strage di Pasquetta non fu disastro colposo.

 

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