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Quando cambia l’orario del coprifuoco: “Allungare di un’ora per cenare ai ristoranti la sera”

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Quando cambia l'orario del coprifuoco

Quando cambia l’orario del coprifuoco? E’ questo uno dei temi più dibattuti nelle ultime ore in vista della (parziale) riapertura del prossimo 26 aprile. Mentre il Governo è al lavoro per mettere nero su bianco il nuovo Decreto c’è chi spinge infatti per far sì che venga prolungato l’orario del coprifuoco. 

Sì perché se da un lato si sta lavorando per definire le regole che consentiranno ad esempio ai ristoranti di riaprire almeno in zona gialla quello del coprifuoco è uno dei “paletti” che non subirà modifiche, almeno nella fase iniziale

Quando cambia l’orario del coprifuoco, la proposta: “Allungare di un’ora per cenare ai ristoranti la sera”

“Coprifuoco alle 23, perché sì”. A parlare è Andrea Costa Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute che questa mattina è stato ospite di Sky TG24. “Ho spiegato le ragioni per cui dovremmo prevedere lo spostamento dell’inizio del coprifuoco di un’ora, dalle 22 alle 23” – ha dichiarato Costa – “in questo modo diverse attività, penso ad esempio ai ristoratori e alle cene all’aperto, potrebbero erogare i propri servizi al meglio delle proprie potenzialità”.

“Siamo di fronte ad una fase nuova, una fase di ripartenza e riaperture nella quale il Paese deve riconoscersi per rinascere. La mia è una proposta di buon senso che rappresenterebbe un nuovo e ulteriore segnale di speranza e fiducia per i nostri imprenditori e per il tessuto economico italiano. Per rendere possibile tutto questo però occorre che ciascuno di noi, politica, istituzioni, cittadinanza, dimostri responsabilità e coscienza. Non è un liberi tutti, ma siamo all’inizio di un percorso graduale che presto, anche grazie alla campagna vaccinale che procede spedita, ci permetterà di tornare alla vita normale”, conclude in un post Facebook il Sottosegretario.

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Coprifuoco invariato ma riaperture: cosa cambia dal 26 aprile 2021

Le tappe per le riaperture prevedono un ultimo step, quello del 23 aprile (venerdì) quando si riunirà la cabina di regia. Da qui emergerà quali Regioni potranno entrare già dal lunedì successivo, il 26, in zona gialla, seppur “rafforzata”.

In queste zone riapriranno i ristoranti (sia a pranzo che a cena) ma solo con tavoli all’aperto mentre il coprifuoco alle 22 resterà in vigore. C’è, però, anche una novità sul fronte della scuola perché da lunedì prossimo in zona gialla e arancione tutti gli studenti (anche quelli delle classi superiori) ritorneranno tra i banchi, mentre in zona rossa si continuerà in parte con la didattica a distanza.

Via libera anche a cinema, teatri, musei, sempre rispettando i protocolli di sicurezza, dall’igienizzazione al distanziamento tra spettatori. E’ una zona gialla rafforzata perché non tutte le attività ripartiranno. O, almeno, non da lunedì 26 aprile. I ristoranti potranno riaprire il 1 giugno nei luoghi al chiuso, ma solo per il pranzo; le palestre dovranno aspettare il 1 giugno, mentre le piscine all’aperto potranno riprendere il 15 maggio. Per le gli eventi fieristici bisognerà attendere fino al 1 luglio. 

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