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QUESTIONE PETTIROSSO, L’AVVOCATO CONTESTA NUOVAMENTE LE DICHIARAZIONI DI LUPO

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pettirossoProsegue lo scambio di “opinioni” a distanza tra il consigliere comunale Luigi Lupo e l’avvocato Donato D’Angelo, difensore del Comune di Pomezia nelle controversie con i proprietari degli immobili realizzati dalla Immobiliare Pettirosso. Il legale, dopo la risposta del capogruppo del PDL, ha inviato una nota che pubblichiamo integralmente.

“Gentile Redazione, mi trovo costretto a replicare ancora alle dichiarazioni del Consigliere Lupo pubblicate sul Vostro giornale il 5 agosto 2013 all’interno dell’articolo “Vicenda Pettirosso. Lupo Risponde all’Avv. D’Angelo”, in quanto anche in questo caso si riportano inesattezze e si prospettano possibili danni erariali a carico del Comune insussistenti.

In particolare, nel predetto articolo, il Consigliere Lupo ricorda di essere stato in passato contrario alla realizzazione del parcheggio pubblico presso la stazione ferroviaria di S. Palomba in quanto il Comune avrebbe subito “danni economici” per l’esproprio di un terreno e di aver poi avuto ragione in quanto lo stesso Comune, da me difeso in sede giudiziale, sarebbe stato condannato dalla Corte di Appello a risarcire il proprietario di una cifra, che complessivamente all’esecuzione dei lavori, è stata di gran lunga superiore al finanziamento ottenuto, gravando quindi sul bilancio comunale.

Diversamente da quanto sostenuto, si precisa che il TAR del Lazio, accogliendo le difese del Comune da me assistito nel 2006 ha respinto le richieste dei proprietari dell’area interessata di sospendere in via cautelare i provvedimenti amministrativi finalizzati all’esproprio dell’area e all’esecuzione del parcheggio pubblico, tant’è che l’Ente ha poi realizzato l’opera. La Corte di Appello di Roma non ha condannato il Comune a risarcire supposti danni per l’esproprio in questione, come sostenuto da Lupo, ma ha semplicemente determinato l’esatto ammontare dell’indennità di esproprio dovuto ai proprietari per legge in una somma superiore a quella supposta dagli uffici tecnici; quindi, nessun danno si è prodotto a carico del Comune, in quanto l’opera pubblica è stata realizzata nell’interesse della collettività e l’Ente ha pagato l’indennità dovuta agli espropriati in base alle previsioni di legge.

Riguardo sempre alla questione del contenzioso sugli immobili costruiti dalla Immobiliare Pettirosso, nel suddetto articolo di stampa, il Consigliere Lupo, dopo aver precisato che nei suoi precedenti interventi sul tema non intendeva essere offensivo nei confronti miei confronti ma solo esprimere la contrarietà verso la delibera commissariale n. 20 del 6 giugno con cui si propone la transazione dei giudizi, ha poi rilevato che avrei richiesto al Tribunale di Velletri, in occasione dell’udienza del 26 giugno 2013, la sospensione delle cause in trattazione; secondo Lupo tale scelta sarebbe insolita, in quanto, visto che l’Ente è convinto delle sue ragioni e di incassare le somme dovute dai proprietari, il rinvio delle cause prefigurerebbe un possibile danno erariale.

Sulla scelta del Commissario Straordinario di adottare la delibera poco prima del termine del suo mandato e sul merito delle proposte ivi indicate non sta a me esprimere valutazioni in quanto sono solo il difensore del Comune; posso solo evidenziare come l’urgenza di intervenire da parte del Commissario sia stata dettata dalla opportunità di evitare che il Giudice di Velletri potesse nominare, in occasione dell’imminente udienza del 26 giugno, i collegi di consulenti tecnici in quasi tutte le cause pendenti (con spese provvisoriamente poste in solido e a carico delle parti in causa per un ammontare complessivo stimato in circa 500 mila euro per tutti i giudizi pendenti), come era stato preannunciato dal medesimo Giudice in precedenti udienze. Quindi, proprio per evitare che il Tribunale di Velletri all’udienza del 26 giugno potesse procedere alle riferite nomine dei consulenti d’ufficio, che avrebbero determinato l’insorgere di pesanti nuovi costi per l’Ente (oltre che per i cittadini coinvolti nelle cause), il Commissario con nota del 6 giugno mi ha autorizzato a richiedere la sospensione di tutti i giudizi per tre mesi, come previsto dall’art. 296 c.p.c., per verificare se nel frattempo fosse possibile raggiungere l’accordo con i proprietari degli immobili sulla base delle previsioni della suddetta delibera commissariale appena adottata.

Tant’è che la scelta di sospendere tutti i giudizi per tre mesi è stata condivisa da tutte le  controparti (proprietari, assicurazioni, notai, banche ecc..). Quindi, lungi dal potersi  ipotizzare che la scelta della breve sospensione sia dettata da incertezze difensive o, addirittura, da fantasiosi danni a carico dell’Ente, la decisione di sospendere per pochi mesi i giudizi è stata opportuna e finalizzata a prevenire ulteriori costi a carico dell’Ente stesso e dei singoli proprietari; se non si raggiungesse alcun accordo nei prossimi mesi, le cause proseguiranno a partire dall’udienza del 2 dicembre 2013, con la nomina e il giuramento dei consulenti tecnici.

In merito al rilievo dello stesso Consigliere sulla mancata previsione di tale sospensione dei giudizi nella delibera commissariale, si precisa che trattasi di scelta processuale  dell’Ente che di certo non doveva essere contenuto in un atto di indirizzo e, comunque, il commissario ha disposto di tale sospensione con la suddetta nota scritta inviata ai difensori del Comune.

Quindi, invito nuovamente il Consigliere Lupo ad esaminare con maggiore attenzione i fatti giuridici prima di ipotizzare inesistenti danni erariali.

Per il resto sulla vicenda mi riporto al mio precedente comunicato, auspicando di non dover ancora intervenire sul tema”.
Avv. Donato D’Angelo

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