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RAPINA AL DEPOSITO, RITROVATA LA REFURTIVA

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RINVENUTO IL TIR CON ARMI E MERCE RUBATA IN UN’AREA DI SERVIZIO DEL G.R.A.\n\nDopo l’arresto del presunto capo della banda che assaltava i depositi, nuovi sviluppi nelle indagini degli inquirenti. Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Pomezia, guidati dal Maggiore Rodrigo Micucci, sono riusciti a trovare il Tir utilizzato per la rapina, con all’interno la refurtiva e le armi. Dopo aver setacciato per più di quarantotto ore consecutive tutta la zona di propria competenza, insistendo soprattutto nei siti industriali dismessi, nei parcheggi isolati e nelle aree di sosta, i Militari dell’Arma hanno allargato il raggio d’azione, fino ad un area di servizio del Grande Raccordo Anulare di Roma, dove l’autoarticolato era stato nascosto in attesa di poterlo riprendere, appena calmate le acque. Appena identificato il mezzo, Carabinieri hanno subito cinturato l’intera l’area dove era parcheggiato. Hanno poi effettuato accurati rilievi tecnici sul Tir, al cui interno è stata rinvenuta tutta la refurtiva asportata durante la rapina di mercoledì mattina, del valore stimato in oltre 100.000. Oltre alla merce, sul furgone si trovavano varie pistole utilizzate dai rapinatori ed un cospicuo quantitativo di indumenti ed oggetti vari che saranno ora inviati ai laboratori del RIS per i successivi esami tecnico-scientifici. Intanto proseguono a tutto campo le indagini tese a risalire ad eventuali altri complici della banda, in collaborazione con altri reparti partenopei dell’Arma.\n\nRicordiamo che 12 Gennaio, verso le 07.00, la banda aveva compiuto una efferata rapina con sequestro di persona presso il deposito della ditta CAFI SRL di via Pontina Vecchia. I criminali, tutti incappucciati ed armati di pistole, avevano picchiato e legato ai polsi mediante fascette di plastica gli operai presenti, rapinandoli di alcune migliaia di euro ed asportando un ingente quantitativo di elettrodomestici e caldaie, poi caricati sull’autoarticolato. Cinque di loro, originari della provincia di Napoli e Salerno, già conosciuti alle forze dell’ordine, erano stati bloccati subito dopo il colpo, a poca distanza dal deposito, dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Pomezia, mentre stavano gettando a terra passamontagna e guanti e stavano tentando di allontanarsi a bordo di due autovetture, mentre quello che sembrerebbe essere il capo è stato catturato ieri a Napoli dal Nucleo Radiomobile della Polizia di Ancona, sulle tracce dell’uomo in quanto sospettato di un’analoga rapina avvenuta nelle Marche ad Ottobre.

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