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Reati ambientali nel Rapporto Ecomafie 2023: il Lazio ‘conquista’ il quarto posto

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Ecomafia

Il rapporto sui reati ambientali condanna il Lazio. La nostra Regione, infatti, nel “Rapporto Ecomafie 2023”, esce al quarto posto tra i territori dove si svolgono con più frequenza questa tipologia di reati contro l’ambiente. A stillare il documento, come abbiamo potuto leggere, è stata la realtà di Legambiente, sempre molto attenta alle dinamiche che interessano il nostro territorio regionale.

Il Rapporto Ecomafie 2023 condanna il Lazio

All’interno del rapporto stillato da Legambiente, la nostra Regione risulta come la zona dove le Forze dell’Ordine hanno registrato più reati ambientali nel corso del 2022. Come detto, all’interno della nostra realtà regionale il quadro è profondamente negativo, in quanto siamo saliti di un gradino sul numero di reati ambientali che si svolgono in questa zona. Infatti, se nel 2022 eravamo al quinto posto, quest’anno ci siamo ritrovati al quarto posto e a un passo dal negativo podio. 

I numeri dei reati ambientali nella Regione Lazio

Secondo le stime fatte da Legambiente, i numeri fanno paura. Tra discariche abusive, incendi e altri reati contro l’ambiente locale, troviamo 2.642 reati, 2.183 persone denunciate, 29 arresti, 812 sequestri, 4.651 illeciti amministrativi e 4.848 sanzioni amministrative.

Roma peggior città d’Italia per reati ambientali

Il negativo primato ambientale, però, lo raggiungiamo sul calcolo della “città con più reati ambientali in Italia”. A piazzarsi al primo posto, come immaginabile, è proprio la Capitale della Penisola: Roma. Riconfermatasi in questo trend negativo per il secondo anno consecutivo, i numeri sembrano parlare abbastanza chiaro riguardo la gravosa situazione: troviamo 1.315 reati e 1.952 illeciti amministrativi.

Anche la provincia di Latina nel trend negativo

Nel Lazio, la situazione di criticità ambientale non si arresta a Roma. Trend negativo anche per la provincia di Latina, che quest’anno si classifica tra le prime 20 città con più reati ambientali al suo interno. Infatti, la Città pontina si classifica al sedicesimo posto, con il calcolo di 485 reati contro l’ambiente. 

Legambiente: “Le ecomafie aggrediscono il Lazio”

A commentare i paurosi dati del Lazio, è il presidente di Legambiente Roberto Scacchi: “Le Ecomafie aggrediscono in maniera pesantissima il territorio della nostra Regione, con lo smaltimento illecito dei rifiuti ma anche abusivismo edilizio, reati contro la fauna, incendi boschivi e reati contro il patrimonio culturale e un allarme viene in particolare dal territorio della Città Metropolitana di Roma che rimane, per il secondo anno consecutivo, la peggiore delle province in tutta Italia per i numeri complessivi, consolidando il suo triste primato”. 

Prosegue il Presidente di Legambiente su L’Agone Nuovo: ““Ci rivolgiamo alla Regione chiedendo urgentemente l’istituzione di un nuovo Osservatorio Ambiente e Legalità per investire sulla legalità e dare possibilità alla cittadinanza di denunciare velocemente ogni illecito; ma ci rivolgiamo anche a tutti i Comuni, perché ciascuno per propria parte faccia in modo che ogni occhio sia vigile contro la presenza così corposa delle Ecomafie del Lazio, e perché non si lascino spazi all’azione degli ecomafiosi costruendo, in particolare sulla gestione dei rifiuti, una filiera sana nel solco delle regole di sostenibilità ed economia circolare. Non possiamo infine – conclude Scacchi – che ringraziare l’eccellenza di tutte le nostre forze dell’ordine per l’enorme lavoro di contrasto e denuncia che mettono in campo quotidianamente”

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