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Rifiuti a Roma, tegola per Gualtieri: no della Sovrintendenza al nuovo biodigestore a Cesano

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Il Ministero dei Beni Culturali vincola l'area di Cesano dove Gualtieri intendeva costruire il biodigestore.

La Soprintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’area Metropolitana di Roma, afferente al Ministero dei Beni Culturali, ha bloccato il progetto del biodigestore a Cesano. Siamo nei pressi di Osteria Nuova, nel XV Municipio della Capitale. Era stato autorizzato dal Campidoglio e da Ama, ma l’area è stata vincolata. Niente da fare, quindi, per uno dei quattro siti cardine su cui Gualtieri faceva affidamento al fine di uscire dall’emergenza rifiuti.

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“Opere non compatibili con il contesto”

Questo si legge nel documento emesso dal Ministero a commento della Valutazione di Impatto Ambientale della struttura. “Opere non compatibili con il contesto di riferimento e di troppo impatto ambientale: si esprime, pertanto, parere negativo alla sua realizzazione”. Così è stato bloccato tutto, e niente da fare per il sindaco Roberto Gualtieri. Si sottolinea anche come la zona dove doveva sorgere l’impianto, ai sensi del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale, sia un “paesaggio agrario di rilevante valore“. Già, perché qui sono presenti diversi percorsi panoramici come, ad esempio, il complesso delle Aste Taurine, i resti dell’Antica città di Galeria e lo stesso borgo storico di Cesano.

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Il Campidoglio esprime preoccupazione

Tramite l’assessore all’Ambiente Sabrina Alfonsi il comune di Roma esprime preoccupazione: “Il parere negativo è un fatto imprevisto che rischia di allungare i tempi per la realizzazione di un impianto cardine del piano dei rifiuti di Roma Capitale”, ha commentato la delegata del sindaco, aggiungendo che: “Il parere negativo si basa su vincoli e sulla possibile interferenza delle strutture che non sarebbero state adeguatamente valutate nella documentazione, circostanza non nuova che si è già verificata in passato con opere pubbliche e che è stata superata in considerazione del valore strategico delle opere da realizzare e della loro indifferibilità. Sono in corso di valutazione, con la struttura commissariale, tutte le possibilità offerte dalla normativa vigente per superare questa impasse”.

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