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Rissa con investimento, prima le bottigliate poi passa sul suo avversario con l’auto

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Rissa nella notte a San Faustino, in provincia di Viterbo, a colpi di bottiglia. Uno dei coinvolti avrebbe investito l'avversario.

Botte da orbi a San Faustino, in provincia di Viterbo, la scorsa notte. Una rissa pazzesca, violentissima, terminata con l’investimento di uno dei partecipanti. La colluttazione è avvenuta attorno all’una del mattino. Non si conoscono ancora bene i dettagli, ma pare che due o più persone si sarebbero fronteggiate a colpi di bottiglia. Poi la situazione è andata peggiorando. L’epilogo: uno dei due contendenti avrebbe investito con l’auto uno dei suoi avversari. Poi la fuga. Si dovrà accertare se il gesto sia stato volontario o accidentale.

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Un uomo trasportato all’ospedale di Viterbo

Un uomo di origini nordafricane pare abbia avuto la peggio. È stato soccorso subito dopo la rissa, e trasportato presso l’ospedale Belcolle di Viterbo. Anche la Polizia di Stato è intervenuta immediatamente con più pattuglie. Celeri anche gli accertamenti attraverso le immagini delle telecamere di video sorveglianza che puntano sulla piazza di San Faustino. Così è stata individuata la macchina, trovata stamane intorno alle otto dagli agenti, ben parcheggiata sotto il domicilio del sospettato. Si tratta di un italiano già noto alle forze dell’ordine. La vettura è stata quindi sequestrata sotto indicazione dell’autorità Giudiziaria. Nelle prossime ore si ascolterà l’uomo al fine di ricostruire la dinamica dei fatti e dargli la possibilità di esporre la sua versione.

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Viterbo agli onori della cronaca. Anche per risse presso il carcere

Recentemente si sono verificati disordini e risse anche all’interno della casa circondariale presso il capoluogo della Tuscia. C’è un’oggettiva difficoltà a gestire i detenuti, cosa sostenuta dai sindacati della Polizia Penitenziaria. L’ultimo episodio riguarda una rivolta a colpi di scope e oggetti taglienti di fortuna. Secondo l’USSP la tendenza sarebbe quella, da parte dei detenuti, di fomentare odio nei confronti degli operatori.

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