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Roma, anche l’VIII Municipio boccia il tram della Tangenziale Sud

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Vista del Tram 8 di Roma

Il progetto della tramvia Tangenziale Sud a Roma è al centro di controversie, con il VIII municipio che ha bocciato il tracciato proposto. La pagina Mobilità Sostenibile VIII ha denunciato il parere negativo, sottolineando come persino il tram venga considerato un “intralcio” al traffico motorizzato privato.

L’VIII Municipio di Roma boccia il tram della Tangenziale Sud

La Tangenziale Sud dovrebbe estendersi come prolungamento della tramvia Togliatti, collegando l’area di Cinecittà al parco dell’Appia Antica, passando per i quartieri di Fonte Meravigliosa, Tintoretto, e Montagnola. La linea interagirà con la metro B a Basilica San Paolo e si riconnetterà alla rete esistente alla stazione Trastevere, percorrendo viale Marconi.

Il progetto modificato secondo le indicazioni dell’VIII Municipio

Il progetto di fattibilità tecnico-economica (PTFE) ha modificato il tracciato originale previsto nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), optando per una via storica ipotizzata dal Piano Regolatore Generale (PRG). Tuttavia, il municipio ha sollevato preoccupazioni riguardo al passaggio in alcune strade, chiedendo uno spostamento del tracciato.

Amedeo Ciaccheri e il progetto del tram a Roma Sud

Secondo il municipio, il passaggio in via Accademia degli Agiati e via Alessandro Severo comporterebbe la riduzione delle strade a una sola corsia per senso di marcia, rendendo critica la situazione. D’altra parte, la pagina Mobilità Sostenibile VIII ha contestato questa posizione, sottolineando come il tram sia un mezzo efficiente e sostenibile, mentre l’amministrazione municipale sembra preoccuparsi principalmente della congestione del traffico.

Come potrebbe evolversi il caso del tram a Roma Sud?

Il parere del VIII municipio, sebbene obbligatorio, non è vincolante rispetto alle decisioni dell’amministrazione centrale. Resta da vedere se il Campidoglio accoglierà la richiesta di spostamento del tracciato o continuerà la progettazione definitiva ignorando il parere municipale. La questione solleva dibattiti sulla priorità tra mobilità sostenibile e preservazione della larghezza delle strade nei quartieri interessati.

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