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Roma, i punti ristoro al Colosseo per l’emergenza caldo diventino permanenti: “Così si fermerebbe il commercio abusivo”. La proposta

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Punti ristoro permanenti per ridurre l'abusivismo commerciale

Una soluzione per un’emergenza, quella del caldo “infernale” di questi giorni, che potrebbe essere utile per risolverne anche un’altra. Parliamo dei punti ristoro allestiti da questa mattina a Roma e in particolare al Colosseo per dare refrigerio ai tanti turisti presenti costretti a visitare la Città Eterna con temperature bollenti.

Un provvedimento doveroso s’intende che però, come sottolineato in questi minuti dal Sindacato SULPL della Polizia Locale di Roma Capitale, potrebbe fare da apripista per risolvere un’altra criticità capitolina: ovvero quella del commercio abusivo che imperversa, impunito o quasi, sulle le strade romane. 

Emergenza caldo a Roma, polizia locale al colosseo contro gli abusivi
La Polizia Locale impegnata nella lotta (impari) contro gli abusivi del commercio

“Bottigliette d’acqua fino a 2.50 € l’una”, il caldo per ‘spennare’ i turisti

Del caso ce ne siamo occupati più volte sottolineando soprattutto il fatto che reprimere questo fenomeno, magari per lo spazio di qualche ora, costa alla collettività molto di più – paradossalmente – del valore della merce sequestrata. Senza contare l’impiego delle forze dell’ordine che vengono così sottratte a questioni più importanti con in più la beffa di rivedere gli abusivi al loro posto l’indomani se non il giorno stesso (come nel caso dell’ambulante-record man che aveva collezionato quasi 200 multe ovviamente mai pagate).

Da qui l’idea, condivisibile, di applicare il modello per l’emergenza caldo a quello dell’emergenza degli abusivi. Anche perché i temi sono strettamente correlati: in giornate di caldo record a Roma, le piazze e le strade del centro si riempiono di venditori abusivi di acqua, spesso conservata in condizioni sanitarie indecenti ma venduta lo stesso ai turisti che visitano i monumenti della Capitale. E poi i guadagni mostruosi che alimentano il mercato nero: per una bottiglietta che si può comprare al supermercato magari a 15-20 centesimi l’una i prezzi possono arrivare fino a due euro e cinquanta.

Marco Milani (SULPL): “Affidare vendita e distribuzione acqua ad Associazioni di volontari”

Ne parliamo con Marco Milani, Segretario Romano del SULPL. “Questa mattina intorno alle 11,00, i mezzi della Protezione Civile hanno preso posizione su piazza del Colosseo. Che la stagione del buon senso stia finalmente arrivando?”, esordisce il portavoce Sindacale dei caschi bianchi. La sua proposta è quella di “affidare la vendita e la distribuzione di acqua alle numerose associazioni di volontari, magari inserite nei circuiti della Protezione Civile“.

In questo modo – spiega Milani – “otterremmo più risultati e a costo zero: si ridurrebbe la presenza di venditori abusivi, si permetterebbe ai volontari, spesso anziani, di ottenere un rimborso spese, magari proprio il ricavato dalla vendita delle bottigliette stesse, ma soprattutto si offrirebbe ai turisti un prodotto sicuro e ad un prezzo accessibile”.

“Abusivi? Una lotta impari”

Milani, giustamente, guarda anche ai risvolti pratici e ai vantaggi non solo per i colleghi ma anche per la collettività. “Ad oggi, come ribadito più volte, è una lotta impari quella dei degli agenti romani, che sono costretti a confrontarsi ogni giorno con centinaia di venditori abusivi, nonostante le temperature di 40 gradi all’ombra“, prosegue. “Per frenare il fenomeno cerchiamo di puntare ai nascondigli, spesso insalubri pannelli dei contatori elettrici o del gas, dove le bottigliette, congelate e scongelate più volte, vengono riposte per sfuggire ai sequestri, ma non basta”. Quindi la chiosa: “Se usassimo il buon senso, come sta avvenendo in queste ore per l’emergenza caldo, magari la Capitale, oltre al contrasto dell’abusivismo, recupererebbe anche agenti da impiegare nella sicurezza, anziché in inutili crociate contro i mulini al vento“.

 

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