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Roma, Leandro Castellani vittima di una truffa immobiliare: raggiro da 3 milioni di euro

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Leandro Castellani

Truffa immobiliare ai danni di Leandro Castellani: il regista privato delle proprie case a Roma per un raggiro da 3 milioni di euro.

Leandro Castellani da giovane
Truffa immobiliare ai danni di Leandro Castellani: i fatti (credits @Corriere Adriatico) – Ilcorrieredellacitta.com

E’ disperato il regista Leandro Castellani, vittima con sua moglie di una truffa dalle grossissime dimensioni. Un malvivente, che si era spacciato per un consulente finanziario, aveva promesso di aiutare la famiglia a risolvere alcuni problemi di finanze: sfruttando le fragilità degli anziani, si è fatto intestare diverse proprietà dei coniugi nel territorio di Roma, per un valore immobiliare di 3 milioni di euro e senza far uscire dalle problematiche i due anziani. 

La truffa ai danni di Leandro Castellani a Roma

Come raccontato a La Repubblica, Castellani si era affidato al parere di quel “consulente finanziario” tanto gentile. Una fiducia che aveva deciso di percorrere anche la moglie Maria Grazia Giovannelli, viste le problematiche economiche in cui navigava la famiglia del famoso regista. Il truffatore avrebbe agito tra il 2017 e il 2018, con la collusione di altre tre persone: approfittando dell’incapacità d’intendere e volere dei coniugi, avrebbe fatto intestare le case a società riconducibili alle persone interne alla truffa

L’appartamento regalato nella Capitale

Gli anziani, forse storditi con droghe, hanno firmato un compromesso che nei fatti ha regalato un lussuoso appartamento nella Capitale ai truffatori. I malviventi, non contenti del bottino, avrebbero costretto a vendere anche le altre restanti proprietà dei coniugi Castellani Giovannelli, in atti di vendita verso società legate a due personaggi indagati proprio per questa truffa. Condizione che ha relegato i due anziani a tornare a Fano, dove gli rimaneva un’ultima casa.

La truffa verso Leandro Castellani

I truffatori, per compiere i loro raggiri, si assicuravano sempre che gli anziani tenessero all’oscuro i propri figli e parenti: se avessero parlato delle “manovre finanziarie”, facilmente sarebbe venuto fuori il raggiro. Per avere la sicurezza di mettere le mani sul patrimonio immobiliare, il truffatore probabilmente utilizzava delle droghe: gli anziani firmavano quasi storditi, rimanendo disorientati una volta presa coscienza del danno immobiliare compiuto con l’approvazione di quei documenti. La vicenda ora è finita in Tribunale, con i coniugi che sono adesso seguiti dall’avvocato Federico Gori. 

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