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Roma, nuovo deposito tram nel Centro Carni: Atac e Campidoglio presentano il progetto

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Tram a Roma

Arriva l’annuncia dal Campidoglio e Atac: un nuovo deposito dei tram sorgerà nel quartiere di Tor Sapienza a Roma.

Il Comune di Roma e Atac hanno presentato il nuovo progetto per la riqualificazione del Centro Carni di Tor Sapienza, che diventerà nei prossimi anni un nuovo deposito dei tram. Il progetto per la struttura di via Gino Severini rientra in una strategia più ampia, dove il sindaco Roberto Gualtieri vuole adeguare le strutture di Atac ai nuovi convogli che arriveranno in vista del Giubileo nel 2025.

Il nuovo deposito tram di Roma

Secondo il progetto urbano, la struttura vedrà una superficie di 6 ettari e potrà ospitare circa 90 tram al proprio interno. Il centro sarà di vitale importanza in vista della tranvia di Palmiro Togliatti, che dovrebbe partire entro il 2026 ed è costata alle casse pubbliche un investimento di 93 milioni di euro. Il deposito servirà tutte le linee presenti nell’area di Roma Est, oltre a svolgere anche il ruolo di polo manutentivo per tutti i tram della Capitale. 

L’apertura del cantiere al Centro Carni di Tor Sapienza

Su La Repubblica, Eugenio Patanè, Assessore alla Mobilità di Roma Capitale, ha parlato anche di tempistiche per i lavori al Centro Carni di Tor Sapienza. Il cantiere all’interno della struttura si aprirà durante il 2024, con la fine dei lavori prevista invece per gli inizi del 2026. Inoltre l’Assessore ha spiegato: “Questo nuovo deposito è un passo importante per il potenziamento della rete di trasporto pubblico di Roma. Ci permetterà di rispondere alla crescente domanda di mobilità sostenibile e di migliorare la qualità della vita dei cittadini”.

L’alimentazione energetica della struttura

Nella struttura verrà installato anche un impianto fotovoltaico, capace di rendere il deposito dei tram dentro il Centro Carni autosufficiente sul piano energetico e soprattutto sostenibile a livello ambientale. Aggiunto al deposito di Porta Maggiore, la capacità tranviaria di Roma potrebbe cambiare nei prossimi anni, arrivando anche a raddoppiare in confronto all’attuale parco di mezzi su ferro.

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