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Roma, sondaggio Legambiente rivela dipendenza dei romani dai mezzi privati

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Legambiente

A Roma, sono 6,6 le ore di spostamenti a settimana degli intervistati, sopra la media nazionale di 5,8 ore; si spostano su mezzo privato il 65% degli intervistati (auto e moto), con lieve diminuzione rispetto all’anno precedente, compensata dall’altrettanto lieve aumento dell’uso medio dei mezzi pubblici e dell’auto elettrica, sia privata che a noleggio. Il 21% del campione si muove su mezzo pubblico o in sharing.

Le statistiche di Legambiente a Roma

Su mobilità sostenibile (a piedi, in bici, con il TPL o condivisi) si muovono il 38% e per il 54% lo fanno invece con auto e moto a combustione. I motivi per utilizzare maggiormente l’automobile emersi dalla ricerca, sono mezzi che non coprono lo spostamento da compiere, la loro insufficienza e gli orari inaffidabili. La Capitale tra le città principali analizzate ha il record negativo per la maggior percentuale di spostamenti su mezzo privato in percorsi sotto i 2 km, il 38%, e la percentuale più bassa di spostamenti in bici sulla stessa distanza massima, solo il 7%.

Il rapporto dell’Osservatorio Stili di Mobilità

È quanto emerge in sintesi dal rapporto dell’Osservatorio Stili di Mobilità, giunto alla sua terza edizione, realizzato da Ipsos e Legambiente, in collaborazione con Unrae e presentato oggi a Roma. L’indagine è stata condotta su scala nazionale e nelle città di Milano, Torino, Bologna, Napoli e Roma, nell’ambito della Clean Cities Campaign.

“Nella Capitale il ricorso al mezzo privato continua ad essere la primissima opzione per la stragrande maggioranza delle persone e anche su spostamenti brevissimi – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. È una situazione complessiva sulla quale bisogna lavorare con forza, per eliminare dalle strade lo strapotere delle automobili private, aumentando le reti e la validità del TPL, e, insieme, la sicurezza delle persone e la qualità dell’aria che respiriamo; per farlo, Fascia Verde, Congestion Charge, nuovi Tram, prolungamenti delle Metro, corsie ciclabili, zone 30, sono tra i cantieri della transizione ecologica nella mobilità che vanno realizzati velocemente”.

L’opinione dei romani verso una mobilità green

Tra le opinioni rilevate nella ricerca emerge come sia il 60% degli intervistati romani a dirsi pienamente o abbastanza favorevole a vietare progressivamente la circolazione dei mezzi inquinanti in città, il 65% è poi favorevole a dare priorità a bici, pedoni e TPL nella progettazione delle strade. Per quanto riguarda l’idea di estendere le “zone 30” nelle città, il sondaggio mostra una marcata divisione di opinioni: il 32% è favorevole, il 49% è contrario, e il 19% non ha una posizione definita, ma la maggioranza del campione, il 45%, ritiene che queste misure potrebbero contribuire a migliorare la sicurezza stradale in città, ma allo stesso tempo teme che possano comportare un aumento del traffico.

Nel capitolo “Precarietà e Trasporti” poi, emergono aspetti di carattere sociale che vedono il 29% dei romani dichiarare di aver dovuto rinunciare a opportunità di lavoro a causa di tempi di spostamento troppo lunghi, costi elevati e assenza di servizi; il 18% a opportunità di studio, il 19% a visite mediche e il 31% a uscite di piacere.

Legambiente: “A Roma servono più mezzi pubblici e percorsi ciclopedonali”

“La mobilità è un diritto, non un lusso, a Roma sono necessari più treni, tram, bus elettrici, biciclette e percorsi ciclo-pedonali per tutti, pedonalizzazioni, Fascia Verde e Congestion Charge per un ridisegno della città a misura di ambiente e vivibilità – dichiara Amedeo Trolese responsabile mobilità di Legambiente Lazio-, verso una mobilità sostenibile che non lasci indietro nessuno, c’è bisogno di accelerare il passo in tutte queste direzioni”.

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