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Roma, tragedia sfiorata a Piazza Bologna: crolla un albero, distrutte auto e ciclomotori (FOTO)

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Paura questa notte a Roma, in zona Piazza Bologna, dove pochi minuti dopo le 4:00 un grosso pino si è abbattuto alcuni mezzi in sosta. L’albero è crollato in via Giovanni Severano all’altezza del civico 33. La chiamata alle forze dell’ordine è arrivata alle ore 4:15 circa di questa mattina da parte dei residenti allarmati che hanno sentito il rumore dello schianto. Fortunatamente l’albero non ha colpito le persone, ma ha distrutto un’autovettura e 2 ciclomotori. Il coinvolgimento di altri mezzi è in fase di accertamento, considerate le grosse dimensioni dell’albero. Sul posto il gruppo Sapienza della Polizia Locale di Roma Capitale.

Lo stato confusionale del verde pubblico a Roma

“La gestione del verde urbano di Roma Capitale è lontanissima dai dettami della vigente normativa europea in materia”. A dirlo Rino Fabiano, Assessore Ambiente Verde e Sport del II Municipio, che poi spiega: “Se facciamo riferimento al personale preposto alla cura ordinaria, l’Europarlamento prevede un giardiniere per ogni ettaro come soglia minima per la manutenzione del verde. Soltanto nel Municipio Roma II possediamo 300 ettari, 30.000 alberate di strada e soltanto 8 operai operativi quotidianamente, senza mezzi in dotazione propria e costretti dunque ad avvalersi dei pochi funzionanti a disposizione per tutta la città. Otto operai operativi, privi di mezzi, a fronte di 312 giardinieri specializzati e 3 camion attrezzati che dovrebbero essere predisposti, coerentemente alla normativa europea. Un dato per capire meglio la gravità della situazione in cui versa la Capitale d’Italia è il paragone numerico con Parigi, in cui risultano impiegati dal Comune circa 4.000 giardinieri che devono curare un quantitativo di superficie di verde pubblico di gran lunga inferiore a quella di Roma. I circa 300 giardinieri assunti nel 1986 – molti dei quali ormai impiegati altrove – sono prossimi alla pensione e nessuna nuova generazione di lavoratori si vede all’orizzonte, nessun passaggio di saperi e competenze è stato possibile per mancanza di nuove assunzioni e per la chiusura della Scuola Giardinieri di Roma. In altre parole, a breve Roma, la Capitale più verde d’Europa, non avrà più giardinieri. A questo dramma, si affianca il meccanismo delle gare di appalto al massimo ribasso, che da anni ormai esternalizza i servizi di cura e manutenzione del verde urbano, sia degli interventi ordinari che di quelli emergenziali dovuti a particolari fenomeni atmosferici e ambientali. Questo, spesso, conduce all’impiego di aziende non appartenenti al nostro territorio con un conseguente allungamento dei tempi di intervento e una ovvia riduzione della tempestività ed efficacia del lavoro”.
“Questa consiliatura non ha avviato alcun cambio di rotta in questo senso: grandi appalti e tutti al minimo ribasso, rigorosamente affidati a privati – prosegue Rino Fabiano – Le mie conclusioni, che spero vengano colte da chi vorrà governare questa città nel prossimo futuro, sono semplici. Avviamo una procedura di assunzione per la cura del patrimonio verde della città, facciamolo subito. Facciamolo come investimento: dare opportunità professionali a molti cittadini disoccupati e guardare allo sviluppo del turismo della città più verde d’Europa”.

(Foto Luca Laurenti)

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