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S. ANNA, I CHIARIMENTI DALLA ASL

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E’ di questa mattina la lettera inviata dal Direttore Generale della ASL RM H Alessandro Cipolla al Sub Commissario ad acta Giuseppe Antonino Spata, al Capo Dipartimento Programmazione Economica  e Sociale della Regione Lazio e, per conoscenza, anche ai sindaci di Pomezia ed Ardea, oltre che al rappresentante legale della Clinica S. Anna, attraverso la quale si mette fine ai problemi ed alle polemiche legate all’unica struttura di ricovero e di Pronto Soccorso del territorio. Facendo riferimento alla nota ricevuta ieri sera dalla Regione ed alla “corrispondenza precorsa sull’argomento”, il dott. Cipolla dà seguito “alla riunione tenutasi il 4 Maggio alle ore 18:30 presso l’ufficio del Sub Commissario” , nel corso della quale si è preso atto che il Dipartimento Programmazione Economica  e Sociale dà interpretazione autentica  alla delibera del 2008 di revoca dell’autorizzazione all’esercizio, condizionata “alla conclusione delle attività connesse alla ricollocazione dei pazienti”. “Tale condizione – scrive il dott. Cipolla – non essendosi mai verificata, rende l’atto non efficace. Conseguentemente l’accreditamento non è mai decaduto”. “Tale interpretazione – specifica il Direttore Generale – è già stata inviata al capo dipartimento nella nota del 7 gennaio 2009 e quindi confermata. La conferma dell’interpretazione autentica è nell’inserimento della Clinica S. Anna nel Decreto Commissariale n. 109/2010. L’azienda prende atto della conferma dell’accreditamento provvisorio e pertanto riprende con effetto immediato la validazione degli archivi sospesa il 25 febbraio, procedendo all’accordo sul budget per l’anno 2011”. Leggere questa lettera fa capire quanto semplice sarebbe stata la soluzione già il 26 febbraio, quindi un giorno dopo la sospensione dei pagamenti, evitando così quello che stava diventando un “caso”. Perché tale soluzione non sia stata messa in pratica all’epoca è un mistero tutto italiano.

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