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Sagra dei Maccaruni Gavignanesi, torna l’appuntamento con il gusto organizzato dalla Pro loco

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Maccaruni al sugo

Come ogni anno, torna l’appuntamento con la Sagra dei Maccaruni. L’evento che si svolge nel Comune di Gavignano, in provincia di Roma, si svolgerà dal 18 al 20 Agosto. Per la realizzazione dell’importante manifestazione enogastronomica, troviamo il lavoro fondamentale della Pro Loco di Gavignano. Infatti, la festa negli ultimi tempi ha ricevuto anche l’importante riconoscimento di “Sagra di Qualità”. 

La Sagra dei Maccaruni Gavignanesi

Un evento pronto ad accogliere gli amanti della cucina italiana. La Sagra dei Maccaruni Gavignanesi risulta da qualche mese come “Sagra di Qualità” in Italia. Un titolo che ripaga la Pro Loco di Gavignano del grande lavoro svolto verso la manifestazione culinaria. Infatti, a possedere questo titolo all’interno del nostro Paese sono solamente 18 Sagre legate alla promozione di prodotti tipici e legati al mondo enogastronomico regionale. 

La qualità della Sagra nel Comune di Gavignano

L’eccellenza di questa ricorrenza enogastronomica, risulta tra le grandi qualità che dispone la provincia di Roma, la Regione Lazio e soprattutto l’Italia intera. Dopotutto, per assaggiare le prelibatezze del luogo, nel momento della Sagra le persone arrivano da tutta Europa e non solo. Il famoso piatto di pasta al sugo, molto simile allo spaghetto, attira le bocche di tutto il mondo.

Le origini di questa Sagra

Con quale piatto le nostre famiglie, e soprattutto le nostre nonne, salutano la Domenica? Ovviamente con la pasta al sugo. Come tradizione a Gavignano, anche qui si saluta la giornata domenicale con un bel piatto di pasta, in questo caso rigorosamente “maccaruni” stesi a mano, con quella che potrebbe definire la storica ricetta della nonna. 

Maccaruni fatti a mano
Maccaruni fatti a mano

Le nonne celebravano con questo piatto la giornata, definita la pietanza d’eccellenza perchè amalgamava prodotti semplici e duro lavoro: per la pasta servivano uova, farina e duro lavoro di gomito. Perchè per la sfoglia perfetta, serve tanta fatica: infatti, la pasta deve essere “allatata co glio cannaturo”, formando un cerchio magico trasparente cui tirare i fili millimetrici per creare il piatto. 

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