Home » News » Cronaca » SICUREZZA A “LE TORRI”: LA “RETE DELLE ASSOCIAZIONI DI ARDEA” CONTRO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIORDANI

SICUREZZA A “LE TORRI”: LA “RETE DELLE ASSOCIAZIONI DI ARDEA” CONTRO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIORDANI

Pubblicato il

sgombero-torriIl perdurare dell’allarmante situazione che nella zona delle “Torri” a Tor San Lorenzo ha indotto i cittadini a richiedere un intervento risolutivo ed immediato da parte del Sindaco, prima autorità locale per la sicurezza e la sanità pubblica. Dalla “rete delle associazioni di Ardea promotrici della fiaccolata del 17/11/2013”, arriva la netta riprovazione nei confronti del presidente del consiglio comunale Massimiliano Giordani, che non ha inserito tra i punti all’ordine del giorno per l’assise prevista per il 27 marzo questo importante argomento. “Ieri mattina, a firma di consiglieri di entrambi gli schieramenti di maggioranza ed opposizione, è stata protocollata una richiesta di ordine del giorno da discutere al prossimo Consiglio comunale che si terrà il 27 marzo – scrivono dalla rete di associazioni – L’ordine del giorno riguarda il problema di sicurezza, di ordine pubblico e sanitario, che si è venuto a creare a Tor San Lorenzo nel complesso noto con il nome “le torri”. Ben conoscono la gravità della situazione in quei luoghi i cittadini che vi abitano, tutti i giorni costretti a convivere in evidenza di reati che si perpetrano sotto i loro occhi, delle scorribande ad alta velocità con le auto che mettono a rischio chiunque si trovi in strada, del degrado ambientale, della spazzatura in ogni luogo, degli olezzi insopportabili. Ma molto bene è conosciuta la situazione dal Sindaco Luca Di Fiori, che in più occasioni ha affrontato l’argomento quando questo è stato messo in discussione, come ad esempio è accaduto in occasione degli incontri al tavolo istituito con i cittadini successivamente alla manifestazione per la sicurezza e la legalità”. Le associazioni ripercorrono gli ultimi due mesi di questa annosa vicenda. “A fine gennaio alle Torri vi fu un sopralluogo a cui fu data molta enfasi ed al quale parteciparono, oltre allo stesso Sindaco ed al magistrato che segue la vicenda dottoressa Sandra Cassoni, i rappresentanti delle forze dell’ordine, della proprietà, della ASL e perfino dell’Idrica SpA, chiamata in causa per l’evidente problema di smaltimento dei reflui. In quell’occasione il Sindaco si impegnò a realizzare entro 10 giorni un programma operativo con la quantificazione del costo dell’intera operazione necessaria a mettere in sicurezza tutta l’area del complesso. Purtroppo, come spesso accade ad Ardea, ancora nulla si è visto. Ieri si è aperta l’asta per la vendita del complesso ma, data la scarsa appetibilità sul mercato immobiliare dell’immobile, è presumibile che vada deserta, allungando ulteriormente i tempi senza che una soluzione sia stata anche minimamente tentata. In una riunione che si è svolta due giorni fa tra i rappresentanti dei cittadini dell’intero territorio, che a novembre organizzarono la fiaccolata che tutti ricordano, più evidenti e preoccupanti del solito sono stati relazionati gli ultimi fatti accaduti in quei luoghi. Tanto preoccupanti che i cittadini non hanno avuto alcuna difficoltà a coinvolgere i consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione che subito si sono attivati per impegnare concretamente ed immediatamente il Sindaco a mettere in atto una precisa diffida nei confronti dell’attuale proprietà”. Ma la solerzia dei consiglieri è stata vana. “Tuttavia la lodevole, quanto attesa iniziativa, verrà vanificata dal Presidente del Consiglio Massimiliano Giordani che, forte del nuovo regolamento che prevede in sette giorni di anticipo rispetto alla data fissata per il Consiglio il termine utile per la presentazione di ordini del giorno, mozioni ed interrogazioni, è deciso a rigettare la richiesta per prenderla eventualmente in considerazione alla successiva adunanza di Consiglio – spiegano dalla rete delle associazioni, che avrebbero anche trovato il modo perfettamente legale di far discutere il punto il 27 marzo – Neppure vuole prendere in considerazione il Presidente l’articolo che in deroga a questi termini pone a sole 48 ore di anticipo la presentazione di richieste che riguardino questioni di particolare rilevanza. Non è rilevante dunque per il Presidente Giordani la preoccupata richiesta di tutti i suoi concittadini e Consiglieri comunali. Così, per poche ore di ritardo rispetto ai termini prescritti, e ignorando la possibile applicazione dell’articolo 36 del regolamento Comunale, il Presidente Giordani, ancora una volta, ignora le esigenze dei suoi concittadini; tenne un atteggiamento analogo quando furono i cittadini stessi a presentare una richiesta di Consiglio comunale straordinario sulla questione sicurezza e legalità; e fu sempre il Presidente Giordani ad escludere l’argomento legalità dall’ordine del giorno dove fu abile ad inserire solo argomenti riguardanti la sicurezza. Dunque anche la sicurezza non è più argomento rilevante per il Presidente Giordani, e dopo aver trascurato la legalità ora anche questa può essere messa da parte ad Ardea”.

Impostazioni privacy