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SIGMA TAU, L’APPOGGIO DEI LAVORATORI DELLA DI.MA. COSTRUZIONI

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Dopo lo sciopero di ieri, le Rsu aziendali della Sigma-Tau hanno fatto il punto della situazione, che non si presenta di certo rosea. “Stretto tra le difficoltà del settore ed il totale caos manageriale e datoriale, il gruppo  Sigma-Tau ha annunciato di voler lasciare a casa circa 700 lavoratori – comunicato attraverso una nota ufficiale – Due siti di ricerca, Prassis e Tecnogen, che occupano oltre 100 addetti, sono già stati messi in liquidazione, mentre per il sito di Pomezia è stata chiesta la cassa integrazione a zero ore per crisi per 569 addetti. La Sigma-Tau ha dunque deciso di seguire il solco delle più becere operazioni di abbattimento dei costi scegliendo di tagliare quello più ovvio: il costo del lavoro. Tutto questo ci vede nettamente contrari sia per la distruzione di un patrimonio italiano di conoscenze e tecnologie creato negli anni sia per l’impatto che tutto questo potrebbe avere anche su di un territorio già molto provato dalla crisi come quello di Pomezia. E’ chiaro infatti che un’operazione come quella annunciata, qualora dovesse andare in porto, coinvolgendo centinaia di lavoratori diretti e, abbattendosi in maniera pesante anche sull’indotto, andrebbe ad aggravare la situazione già critica del territorio. Per questo motivo la RSU della Sigma-Tau ha indetto una grande manifestazione per Sabato 17 alle ore 10.00 con partenza dal piazzale davanti all’azienda, alla quale sono invitati a partecipare tutti i cittadini, i partiti politici, le organizzazioni sindacali di categoria e confederali a tutti i livelli che, con il loro impegno, potranno aiutarci a fermare lo smantellamento di una delle poche aziende farmaceutiche italiane rimaste”. Ed all’invito hanno già risposto in tanti: oltre alle organizzazioni sindacali, sono tanti i partiti ed i rappresentanti politici che sabato saranno presenti – in prima linea il Primo Cittadino Enrico De Fusco, che ha invitato anche i sindaci di tutti i Comuni limitrofi a presenziare con la fascia tricolore – ma alla manifestazione non mancheranno i semplici cittadini ed i “compagni di sventura”. “I dipendenti della Di.Ma Costruzioni vogliono esprimere la loro vicinanza ai colleghi della SIGMA-TAU – hanno dichiarato – In questo brutto e buio momento che sta travagliando l’esistenza di tutti i dipendenti della Sigma-Tau, ci sentiamo particolarmente vicini a loro e alle loro famiglie. Chi meglio di noi – (ex?) dipendenti della DIMA Costruzioni S.p.A. – che una tale esperienza l’abbiamo già dovuta vivere di recente, può comprendere nella sua drammaticità cosa voglia significare il dover sopportare l’angoscia di chi sta per perdere lavoro e stipendio da un momento all’altro? Ogni altra considerazione di quello che saprà o non saprà fare la loro azienda è tutto da stabilire”. Ma alla solidarietà le persone già in cassa integrazione hanno voluto aggiungere una precisazione. “L’unica considerazione in positivo per loro è quella che stanno riscontrando in questi giorni, ossia, l’interessamento di alcune personalità di spicco, vuoi da parte dei sindacati che da parte della Regione Lazio e del Comune di Pomezia, unitamente ad alcuni politici appartenenti all’intero arco parlamentare. Tutto al contrario di noi, che prima del dichiarato “fallimento” della DIMA e del suo successivo “annullamento” dell’atto, certe personalità sia locali che centrali non si degnarono neanche di rilasciare un semplice comunicato di circostanza. Speriamo che per i colleghi della Sigma-Tau, trascorso il primo momento di “alta tensione”, non accada la stessa cosa che sta avvenendo nei nostri confronti, ovvero l’oblio”.

E solidarietà, ieri mattina, è arrivata anche da una delegazione dei circoli Partito della Rifondazione Comunista e della Federazione della Sinistra.

“La collocazione di ben 569 lavoratori in cassa integrazione per un anno, la chiusura di settori strategici per le prospettive aziendali come quelli della ricerca e informatoria, nonché la rescissione di tutti i contratti in essere in azienda, che richiamano persino in peggio lo scellerato stile Marchionne, sono misure inaccettabili, oltre che per i lavoratori coinvolti, per l’interoterritorio e le sue Istituzioni – hanno dichiarano Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra e Claudio Fiorella, responsabile lavoro Prc del Lazio – Traspare uno sciagurato disegno padronale di ristrutturazione dell’azienda ai fini di una sua probabile svendita almiglior offerente. Operazione tipica di una “moderna” imprenditoria stracciona incapace di creare sviluppo ed  interessata alla speculazione più che alla produzione. Per questo sosterremo la lotta dei lavoratori in tutte le forme utili allo scopo di salvaguardare i posti di lavoro minacciati e la coesione sociale dell’intera città e della provincia. Saremo presenti giovedì alle 10 al presidio presso il Ministero dello Sviluppo e parteciperemo numerosi alla manifestazione pubblica a sostegno della vertenza organizzata per Sabato 17 a Pomezia dalle Organizzazioni sindacali. Il nostro sostegno sarà proporzionato alla gravità dell’attacco che, interessando un’azienda italiana leader di un settore nevralgico dominato da grandi gruppi esteri come quello farmaceutico, rischia di rappresentare per le agguerrite case multinazionali concorrenti un precedente ed un alibi per produrre altrettante “ristrutturazioni” selvagge, a tutto danno dei lavoratori del settore, dell’indotto e delle comunità sociali interessate, alle quali già rimane ben poco”.

Oggi, invece, della Sigma Tau si è parlato in Regione, dove Luigi Nieri e Filiberto Zaratti, Consiglieri di Sinistra Ecologia e Libertà, hanno presentato una mozione. “Intraprendere tutte le azioni necessarie e proseguire il confronto fra istituzioni, parti sociali e azienda per scongiurare la cassa integrazione e garantire la tutela dei dipendenti della Sigma Tau di Pomezia. Garantire il futuro dell’azienda e del ruolo di primaria importanza che ricopre attraverso l’elaborazione condivisa di un piano di rilancio – hanno dichiarato – La Sigma Tau è uno dei gruppi farmaceutici di maggior rilievo in Italia, e svolge in particolar modo una importante azione di ricerca in campo biomedico con un investimento in essa del 16 per cento del proprio fatturato. Il Centro Ricerche Sigma Tau di Pomezia, che rappresenta lo stabilimento principale del gruppo, è deputato alla ricerca e allo sviluppo di cure per importanti aree terapeutiche, tra cui l’oncologia e le malattie rare”.
“Nel 2000 – hanno aggiunto Nieri e Zaratti  – trovavano occupazione nell’azienda oltre duemila dipendenti in tutto il gruppo, di cui 1200 impegnati presso lo stabilimento di Pomezia. Ma adesso il gruppo Sigma Tau ha già provveduto a mettere in liquidazione due siti di ricerca, Milano (Prassis) e Caserta (Tecnogen), con oltre 100 lavoratori che perderanno il posto di lavoro. Mentre il 28 novembre scorso è stata annunciata la richiesta di cassa integrazione straordinaria per 569 dipendenti della sede di Pomezia a partire dal 27 dicembre. Atto motivato con la necessità di attuare un piano di sviluppo e salvaguardare il futuro dell’azienda. Riteniamo le motivazioni della richiesta di cassa integrazione ingiustificate soprattutto alla luce del fatturato di 673 milioni di euro per il solo 2010. Non va poi dimenticato che la Sigma Tau pochi mesi fa ha acquisito per 300 milioni di dollari la società americana Enzon. Per questo riteniamo necessario che la Regione Lazio si impegni con tutte le sue forze affinché vengano tutelati i lavoratori della Sigma Tau al prossimo incontro cui parteciperà il Ministero per lo Sviluppo Economico”.

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