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SIGMA TAU, RISCHIO MOBILITA’ PER 378 LAVORATORI

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Non è piaciuto, alle organizzazioni sindacali, il futuro prospettato dalla dirigenza Sigma Tau nel corso della riunione che si è tenuta ieri presso Unindustria. Ed il dissenso è stato reso noto oggi attraverso un documento ufficiale delle RSU, che respinge in toto quanto vorrebbe la proprietà dell’azienda farmaceutica pometina. “L’Azienda – si legge nel documento – ha comunicato alle OO.SS. ed alle RSU l’intenzione di aprire la procedura di mobilità ordinaria per 378 dipendenti (232 già in CGIS, più146 in forza) al fine di procedere con l’attuazione del piano industriale con l’investimento di 125 milioni di euro nei settori considerati strategici. Le OO.SS. hanno respinto tale impostazione, che comporterebbe la perdita secca di 378 posti di lavoro senza possibilità di alcun recupero e certamente non in linea con un Piano dichiarato di rilancio e riqualificazione dell’Azienda”. I sindacati hanno quindi chiesto di “approfondire diversi aspetti del Piano Industriale al fine di discutere sulle ricadute organizzative e sul numero delle figure professionali interessate”. “Riteniamo –  proseguono – che si debba applicare un criterio di riqualificazione e di inserimento di molti lavoratori nei settori risultati in sofferenza di organico”. Per questo è stato individuato un percorso presso tutte le sedi istituzionali – Regione, Mise, Ministero del Lavoro – che “attraverso tutti gli strumenti possibili, eviti un impatto così devastante come la perdita dei posti di lavoro e le inevitabili conseguenze per la vita dell’Azienda”. Solo alla fine di questo percorso, “con l’acquisizione di più precise e dettagliate informazioni”, comunicano i sindacati, si procederà alla convocazione di un’assemblea con tutti i lavoratori.

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