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SPIAGGE LIBERE: NON PAGATE QUEL PASSAGGIO!!!

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PASSAGGI A MARE, IL MISTERO DELLE SBARRE: VANNO ABBATTUTE OPPURE NO? A TOR SAN LORENZO I CONSORZI FANNO PAGARE IL PASSAGGIO A MARE, MENTRE DELL’ORDINANZA DI ABBATTIMENTO DELLE SBARRE NON SI HA PIU’ TRACCIA. COSA DEVE FARE IL CITTADINO CHE VUOLE ANDARE SULLA SPIAGGIA? VE LO DICIAMO NOI\n\nSbarra sì o sbarra no? Gli accessi al mare bloccati dai consorzi hanno provocato e continuano a provocare mille polemiche, sopratutto dopo che alcuni cittadini hanno segnalato di aver dovuto pagare una sorta di pedaggio – qualificato come “preingresso” da scalare dall’eventuale conto qualora si decidesse di affittare ombrelloni o lettini, altrimenti a fondo perduto – per poter accedere alla spiaggia libera di Tor San Lorenzo passando appunto dai vari consorzi presenti sul Lungomare. L’ordinanza firmata dal Dirigente ai Lavori Pubblici Antonio Rocca ed avallata dal Sindaco Carlo Eufemi lo scorso maggio, attraverso la quale si obbligavano i consorzi all’abbattimento dei cancelli che ostruiscono il passaggio al mare non è mai stata resa esecutiva ed i cittadini, ormai sfiduciati, si chiedono il perché. Ce lo siamo chiesti anche noi, ed abbiamo girato la domanda a chi l’ordinanza l’ha redatta, ossia all’architetto Rocca. “La nostra intenzione è quella di riqualificare e liberare l’intero lungomare, compreso quello di Tor San Lorenzo, in nome della legalità e, per fare questo, vorremmo appunto permettere a tutti i cittadini il libero accesso alle spiagge anche attraverso i consorzi. Lo scopo dell’ordinanza era proprio questo, ma i diretti interessati hanno presentato delle opposizioni alla nostra decisione. Hanno infatti presentato ricorso alle vie giudiziali sostenendo di essere in possesso della documentazione che attesta la regolarità e la legittimità dei i cancelli. L’ordinanza è quindi stata sospesa in attesa della verifica di questi documenti. Naturalmente ho intimato ai consorzi la presentazione della documentazione in tempi brevi, proprio per poter accelerare l’iter di abbattimento qualora non ci siano elementi validi a sostegno della legalità degli stessi. Ovvio che se dovesse risultare che i passaggi sono forniti di documentazione che li rendono legali ed impediscono l’abbattimento, non potendo obbligare i consorzi ad eliminare le sbarre, ci attiveremo per trovare soluzioni alternative”.\n\nMa è legale che al momento gli stabilimenti situati all’interno dei consorzi e confinanti con le spiagge libere chiedano un pedaggio a chi vuole raggiungere il mare?\n\n“Assolutamente no. Qualora succedesse, i cittadini devono rifiutarsi di pagare”.\n\nMa alla sbarra si rifiuterebbero di farli passare…\n\n“A questo punto il cittadino ha l’obbligo di chiamare i Carabinieri o la Polizia Municipale e denunciare l’accaduto. Chiedere dei soldi per andare alla spiaggia libera è reato. Voglio inoltre precisare che all’interno dei consorzi non ci sono dei veri e propri stabilimenti, ma delle concessioni per spiagge libere attrezzate. Per queste spiagge il Comune ha autorizzato l’impianto di campi di beach volley ed altre strutture sportive – a spese dei gestori – ma solo con la garanzia che gli stessi potessero essere utilizzati da tutti i cittadini in modo gratuito. Ovvio che, se questi cittadini utilizzano attrezzature dei gestori come lettini, ombrelloni o altri servizi li devono pagare, ma tutto il resto no”.\n\nL’architetto Rocca tiene a ribadire che queste aree sono fruibili da tutti in modo gratuito, che nell’accordo i gestori si accollavano la pulizia dell’arenile e che gli unici costi che i bagnanti devono sostenere sono quelli di noleggio delle attrezzature di proprietà dei gestori stessi.\n\nQuindi, se qualcuno chiede soldi per altre finalità, va segnalato alle autorità competenti, sempre che intervengano, visto che i cittadini – voce confermata anche all’interno dell’assessorato ai Lavori pubblici – lamentano la mancanza di attenzione da parte delle forze dell’ordine, soprattutto della Polizia Municipale, nei confronti di questo problema.\n\n“Se li chiamiamo segnalando questo tipo di abuso ci rispondono di avere cose più importanti da fare e di non poter intervenire”, dichiarano i cittadini.\n\n“Se davvero succede questo – conclude il Dirigente Rocca – segnalatecelo con dati precisi ed eventuali ricevute di pagamento. Ovvio che il cittadino deve insistere con la Municipale affinché intervenga, perché qui parliamo di abusi che vanno contrastati e puniti”.

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